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Cuffaro lascia la cella Andrà ai servizi sociali

Potrebbe tornare in libertà prima di Natale l'ex governatore di Sicilia Salvatore Cuffaro (nella foto), in carcere da gennaio del 2011 a Rebibbia per scontare una condanna definitiva a sette anni per favoreggiamento aggravato alla mafia. La procura generale di Roma ha detto sì all'affidamento ai servizi sociali dell'ex presidente della Regione. Che nel giro di pochi giorni, dunque, potrebbe uscire dal carcere e lavorare, nella Capitale, all'Associazione nazionale vittime civili di guerra.
L'istanza era stata presentata dai legali dell'ex governatore, che può accedere al beneficio visto che gli restano da scontare effettivamente, con gli sconti legati alla buona condotta, tre anni. Ieri è cominciata la discussione del caso, su cui il Tribunale del Riesame di Roma, competente visto che Cuffaro sconta la pena nella Capitale, dovrebbe decidere entro pochi giorni. Il «sì» dell'accusa lascia comunque ben sperare Cuffaro. Il pg Elio Costa infatti ha citato, dando parere positivo alla richiesta, la relazione del carcere in cui si dà atto a Cuffaro di avere intrapreso un percorso di ravvedimento e di avere tenuto un atteggiamento propositivo e rispettoso della legge.

Il pg però ha detto no, per evitare «contatti col contesto originario», alla richiesta di Cuffaro di scontare la pena residua a Palermo, in affidamento alla Missione di Speranza e carità del missionario laico Biagio Conte.

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