Un tiro alto sulla traversa, come «il rigore di Baggio» a Pasadena. Alla fine del secondo monologo di Marco Travaglio, @nomfup alias Filippo Sensi, vicedirettore di Europa, ha dato su Twitter il senso della serata. Una grande occasione sprecata dagli antiberlusconiani. Un rimpianto che rischierà di trascinarsi a lungo. Altrettanto emblematico, sui titoli di coda, un altro cinguettio di Marco Castelnuovo, caposervizio politico de LaStampa, autobattezzatosi @chedisagio: «Vorreste tutti il mio nickname adesso. Che disagio...». È la sorpresa, quasi lo sconcerto, il sentimento dominante con il quale fa i conti la comunità degli addetti ai lavori e degli osservatori interessati al duello finale. Chi se l'aspettava che Berlusconi uscisse indenne dall'Inquisizione di Servizo Pubblico? Chi poteva immaginare una tenuta del genere dell'annunciata vittima sacrificale nell'arena dei leoni? Così è andata. E nei salotti che contano, nei clan degli spin doctor democrat, si rosica. Il Cavaliere ha vinto in trasferta perché la televisione è sempre e comunque il suo habitat naturale. Troppo facile trasformare il tribunale in varietà. Le scuole serali, siamo a Zelig, lo scambio di ruoli con lui che siede al posto di Travaglio, la spolverata alla sedia occupata dal giornalista. Uno show. S'intende, Santoro non ha perso. Anzi. La sua vittoria è stata ospitare l'avversario di sempre, il leader di questo ventennio politico per un confronto di grande televisione che è stato il vero sipario sulla Seconda Repubblica. Fine di un'epoca.
Ora si tratta di capire che cosa può significare per la campagna elettorale un ascolto di quasi 9 milioni di telespettatori. Anche perché, nello stesso giorno, l'Agenzia per le comunicazioni ha bacchettato Monti, il rivale presunto moderato, per l'eccesso di spazio di cui ha goduto in tv. Tutto da verificare che gli avversari del Professore se ne dispiacciano. Ogni volta che compare davanti a una telecamera il premier tuttora in carica manifesta la sua distanza aristocratica dalla vita comune: presidente, quanto ha pagato di Imu? Non lo so, ci pensa mia moglie. E perde consensi. Nella gara tra Berlusconi e Monti, il 10 gennaio è dunque la data certa del sorpasso. Con un'incognita che tuttavia cova sotto le cifre dell'audience stratosferica di Servizio pubblico. Ovvero, quanto il successo di comunicazione si potrà tradurre in consenso nelle urne. La rimonta procede a passi spediti, come documentano i rilevamenti dei sondaggisti. E, per restare sul terreno della psicosi, il solito @nomfup ieri ha twittato sagace: «Se si diffonde l'idea che ce la può fare si mette brutta».
Il breve rettilineo che lancia la volata del 24 febbraio sembra fatto apposta per il Cav 76enne. Si gioca tutto in tv, senza distrazioni. Ben vengano i confronti a tre con Bersani e lo stesso Monti richiesti sia da SkyTg24 che dal Tg5. Su questo terreno ogni match, a due a tre a quattro, è buono. Basterà? Troppo presto per dirlo, ma le distanze si riducono. Grillo si è inabissato nelle polemiche interne al Cinque Stelle e deve fronteggiare l'attivismo di Ingroia. Forte del suo vantaggio, Bersani gira al largo dagli incroci scomodi. Alle primarie del Pd questa tattica è risultata vincente. Renzi appariva più convincente e moderno sul piano della comunicazione. Ma alla fine, forte di una presenza più capillare sul territorio e di un apparato partitico obbediente, l'ha spuntata Bersani. Nel caso della risalita del Cavaliere ci si chiede se il grande comunicatore riuscirà a oscurare la sua stessa immagine di premier egocentrico e insofferente alle regole e alle divisioni dei poteri. Se, cioè, riuscirà a far dimenticare che ha goduto di maggioranze assai robuste. È parecchio difficile. Il Paese soffre una condizione di recessione e ha buona memoria. Questa condizione la imputa prima a lui che a Monti.
Forse proporsi come ministro dell'Economia può essere la mossa giusta. Se riuscirà in questa operazione di nuova metamorfosi, potrebbero verificarsi delle sorprese. Tutto fa pensare che ora la forza tranquilla di Bersani sia un po' meno tranquilla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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