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Ddl anticorruzione a rischio

Una serie di interventi sono stati presentati dagli esponenti del Pdl nelle commissioni Affari costituzionali e giustizia. Pd e Idv accusa: "Ostruzionismo da parte del Pdl"

Ddl anticorruzione a rischio

Bagarre sul ddl anticorruzione. Una serie di interventi sono stati presentati dagli esponenti del Pdl nelle commissioni Affari costituzionali e giustizia.

L'opposizione lamenta l'ostruzionismo da parte del partito di Alfano. Per Antonio Di Pietro è in atto "un ostruzionismo becero che dimostra come il Parlamento sia usato per assicurare l'impunità anche per la prossima legislatura".

La presidente della Commissione Giustizia, Giulia Bongiorno ha espresso preoccupazioni e il ddl potrebbe arrivare in aula alla Camera il 28 senza che le commissioni siano riuscite a votarlo

Oggi si è realizzata una sola votazione, sull'emendamento del pidiellino Francesco Paolo Sisto che chiedeva di cancellare l'innalzamento da tre a quattro anni della pena minima del peculato, chiesta dal governo. Si sono espressi contro Pd, Idv, Fli e Udc, mentre la Lega Nord si è astenuta e l'esecutivo e la relatrice hanno mantenuto il parere contrario.

Il Pd ha tuonato: "Hanno espresso un emendamento che è contrario alla previsione contenuta nel ddl Alfano". Per Angela Napoli, relatrice del provvedimento ed esponente di Fli, il Pdl "si sta comportando in modo vergognoso e qualsiasi giustificazione assuma dovrà rispondere davanti al Paese se non consente di arrivare in aula con un testo accettabile".

I deputati di Pdl, dell'Udc e Fli hanno approvato in commissione Giustizia - con parere favorevole del governo - un emendamento al testo sul falso in bilancio che di fatto svuota la proposta di legge dell'Idv. Unica novità: il carcere sale dai 2 ai 3 anni. Pd e Idv hanno protestato, annunciando di voler ripresentare emendamenti in Aula.

"Siamo stati indotti all'errore", ha dichiarato Angela Napoli (Fli).

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