De Magistris si ricandida: "Potrei correre col Pd"

Giggino ci riprova. Nonostante il flop. "Se il Pd è interessato, se il lavoro comune che tra Roma e Napoli stiamo facendo e faremo ancora per il bene di Napoli si tradurrà in un accordo, potrebbe anche accadere che de Magistris correrà con il Pd". Intervistato dal Mattino, Luigi De Magistris ha annunciato la propria ricandidatura a primo cittadino di Napoli vestendo la casacca del Pd.

La rivoluzione arancione è già finita. Il delfino di Antonio Di Pietro si converte al renzismo e già sogna democratico. Sono finiti i tempi in cui il tintinnare di manette e le aule di tribunale lo mandavano in sollucchero. Sono anche i finiti i tempi di quella rivolta che, accanto agli altrettanto arancioni Giuliano Pisapia e Marco Doria, proponevano la svolta rossa a partire dal basso. Adesso De Magistris è uno dei tanti che, all'indomani del boom di Matteo Renzi alle europee, sono saltati sul carro del vincitore. "Guardo con interesse al progetto di partito che sta costruendo Renzi - ha spiegato - da uomo di sinistra, sono convinto che abbia bisogno di un bilanciamento in quella direzione, lui che sta facendo molte concessioni all’area moderata".

"Ho un grande rispetto per il Pd", dice ai microfoni del Mattino. Ora che la rivoluzione arancione è fallita non gli resta che riciclarsi democratico e pietire l'investitura da Matteo Renzi. "Mi interessa vedere l’evoluzione delle cose - spiega - sto seguendo con attenzione anche l’evoluzione del percorso che farà il movimento di Tsipras in Europa, per dire". Così De Magistris respinge le critiche del Pd napoletano e sottolinea il rapporto di "intesa assoluta" con tanti esponenti del Pd, tutti i sindaci che dice di incontrare nella cabina di regia dell’Anci, quelli della provincia, «quelli dell’esecutivo nazionale.