La disavventura di Mr. Enac Riggio ostaggio in un aereo

Toglietegli tutto, ma non l'aria condizionata. Vito Riggio (nella foto), nella sua quarantennale carriera si è destreggiato con inossidabile abilità tra le correnti della Balena bianca democristiana ed i marosi della Seconda Repubblica. Eppure, anche l'uomo che da dieci anni regge le sorti dell'Ente nazionale per l'aviazione civile ha un punto debole: il caldo. Passeggero del volo Pantelleria-Palermo, il sicilianissimo Riggio ha raccontato di aver vissuto l'inferno con una sessantina di compagni di sventura, a bordo dell'aereo mezz'ora in pista col climatizzatore spento: «Roba da star male. Con l'aereo fermo va inserito in cabina un tubo che immette l'aria, ma ciò non è avvenuto. Non è possibile si debba subire questa tortura».

Così ha chiamato a rapporto la compagnia responsabile: «Avevo già un appuntamento con loro, chiederò spiegazioni». Certamente farà altrettanto ogni volta che riceverà una segnalazione di disservizi, anche più gravi, pure per voli sui quali non sarà imbarcato personalmente. O no?

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