Salone del Libro, i centri sociali forzano il cordone di polizia. C'è anche Zerocalcare

Centri sociali e collettivi bloccati all'ingresso del Salone del Libro di Torino dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Zerocalcare esce e punta il dito sulle forze dell'ordine

Salone del Libro, i centri sociali forzano il cordone di polizia. C'è anche Zerocalcare
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Ennesima manifestazione dei pro Palestina, che questo weekend hanno preso di mira il Salone del Libro di Torino, una delle più grandi manifestazioni della cultura in Italia. Guidati da Askatasuna, i collettivi e le solite sigle hanno tentato di raggiungere il Salone alla Fiera Lingotto di Torino, ma sono state bloccate dagli agenti. Hanno allora organizzato un sit-in all'ingresso della fiera con striscioni quali "All eyes on Rafah: blocchiamo tutto", "Vita terra libertà per il popolo palestinese - Salviamo Gaza".

Col megafono, i manifestanti hanno poi espresso la loro volontà di entrare al Salone: "Vogliamo sapere perché la voce della Palestina non può entrare al Salone. Tutto quello che vogliamo è portare i colori della Palestina in ogni evento culturale pubblico che coinvolge la cittadinanza. È inaccettabile che si continui a censurare la nostra voce quando la storia ci chiede di assumerci una responsabilità". All'improvviso, un gruppo di manifestanti, come documentato da Askatasuna, "é riuscito a oltrepassare le transenne e arrivare all’ingresso".

A quel punto si è reso necessario l'intervento degli agenti di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa, che hanno effettuato cariche di alleggerimento per impedire l'ingresso dei manifestanti all'interno dei padiglioni. "La voce della Palestina non può rimanere fuori", gridano dal centro sociale, che continua a fomentare i ragazzini, portandoli allo scontro con la polizia per poi defilarsi nelle file retrostanti. "Fanno entrare solo i sionisti", si legge in un messaggio lasciato da una manifestante sui social. Tra i manifestanti, immancabili, anche gli antagonisti di Cambiare rotta, che stanno conquistando sempre più spazio.

Zerocalcare, che si trovava all'interno del Salone per un evento, è uscito fuori per dare la sua solidarietà ai manifestanti. "È successo quello che è successo anche tante volte in questi giorni, ossia che le persone che cercavano di portare all'attenzione il massacro che sta avvenendo in Palestina vengono respinte con i manganelli...", ha detto il fumettista, ricevendo l'applauso dei presenti. Grazie all'endorsement di Zerocalcare, una delegazione è riuscita a varcare l'ingresso del Salone sventolando le bandiere della Palestina e intonando cori per lo stop al genocidio. "Chiediamo alle istituzioni che sono dentro di venire qui e spiegare perché l'Italia è ancora in silenzio davanti a questo genocidio, questo non è normale dopo tutti questi mesi", ha dichiarato un membro della delegazione.

Dopo questo ingresso, che dalle parti di Askatasuna vedono come un successo contro il governo, l'ennesimo proclama: "Da lunedì occupiamo tutte le università".

Articolo in aggiornamento

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