DOMANDE & RISPOSTE

Anche se fa un lavoro «da maschio», l’autotrasportatore, Manuela Brianzoni ha conservato il soprannome malizioso che aveva quando era un’impiegata: gigolette. E ha anche chiamato così la sua ditta, la Gigolette autotrasporti, aperta nel 2002, a 24 anni. «È il lavoro che ha sempre fatto mio padre, mi divertivo a guidare il suo furgone».
La sua giornata tipo?
«Comincio alle 6 del mattino e trascorro 10-11 ore nel traffico di Milano con l’inseparabile furgone bianco. Su e giù per la città a fare le consegne, a scaricare e caricare pacchi, a gestire i clienti. È un lavoro molto duro».
Che difficoltà incontra?
«Mi trovo a mio agio. Non è comune che una donna faccia l’autotrasportatore, ma credo che non ci siano lavori preclusi alle donne o viceversa agli uomini. Io lo affronto con passione, non ho problemi con i colleghi, ormai mi considerano una di loro. Anzi, capita che se mi vedono arrivare con un pacco un po’ troppo pesante, mi danno una mano. Sono pur sempre una Signora».
E il suo fidanzato cosa ne pensa?
«Per lui è del tutto normale. L’unico inconveniente è che in un ambiente tutto maschile, spesso una donna attira l’attenzione dei colleghi uomini. Ma questo è un problema che condivido con segretarie e operaie».
Qual è il suo approccio al traffico cittadino?
«In questo sì, mi dicono che sono molto “maschile”. Conosco il codice della strada e guido sicura, agli incroci non tentenno mai, mi butto decisa. In otto anni ho avuto due incidenti, entrambi causati da uomini alla guida. Quando nasce un disguido per un parcheggio o una precedenza, scendo dall’auto e mi faccio rispettare».
Consiglierebbe questo lavoro alle sue amiche?
«Lo consiglio a tutte, la mia esperienza è positiva. È un’attività stancante, ma con l’attuale penuria di lavoro, non ci sono scuse. Neppure per le donne».


Il luogo comune vuole che gli autotrasportatori viaggino con l’abitacolo tappezzato da calendari osé. E lei?
«Io tengo solo la foto del mio cane, Dick. Sono contraria a qualunque cosa che mi possa distrarre dalla strada».

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