DOMANDE & RISPOSTE

Sindaco, Ciro Lembo, era proprio il caso di fare il dna ai cani?
«Abbiamo applicato la legge regionale che obbliga i proprietari dei cani al controllo della smaniosi canina. L’esame del Dna lo abbiamo aggiunto noi, d’ accordo con la Asl Napoli. Facciamo tutto gratuitamente. Dal prelievo bastano due gocce per studiare anche il dna e risalire ai cani maleducati attraverso gli escrementi lasciati nelle strade dell’isola e non raccolti dai loro padroni».
Lei non ha mai fatto mistero di mettere al primo posto nella vita sull’isola più famosa del mondo, l’igiene e il rispetto delle regole. Si farà qualche nemico fra i suoi concittadini.
«Per Capri bisogna offrire a residenti e turisti servizi di eccellenza. Spendiamo 5 milioni all’anno per tenere l’isola pulita, tra spazzamento e raccolta e poi dobbiamo rischiare di rimetterci la faccia per qualche cane con un padrone disattento che lascia i suoi bisogni nelle strade. E poi cosi potremo smascherare quel padrone che sentendosi non osservato anziché raccogliere i bisogni dell’animale con la paletta, se ne va. Invece con il dna saremmo in grado di identificare l’eventuale furbetto».


C’e’ stato qualche caso in particolare che vi ha indotti a prendere questo provvedimento?
«No, ma in passato è successo che dei turisti o residenti siano scivolati sui bisogni lasciati dai cani, procurandosi delle contusioni. Ma, altri ancora, ci hanno rimesso scarpe e indumenti. Capirà, qui la gente va in giro con abiti firmati che valgono un occhio della testa».

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