DOMANDE & RISPOSTE

Camila Raznovich, lei cosa direbbe al poliziotto americano?
«È ovvio che in America sono esaltati, e come al solito c’è sempre l’applauso a fine film, però purtroppo anche in Italia succede che dicano: questa donna è sexy, se l’è andata a cercare. Qualcuno spieghi a uomini come questo che quello di vestirci come ci pare dovrebbe essere un diritto. E che il dovere delle forze dell’ordine è quello di far sì che la donna sia sicura quando gira per le strade della città. Anche quando è vestita in modo sexy».
Perché poi è l’uomo a volere la donna sexy…
«Infatti, da una parte ci hanno inculcato un immaginario sexy, alla “Desperate Housewife”, dall’altra ti dicono che se sei provocante ti violentano. C’è qualcosa che non va nel sistema: bisogna che decidano su quale immagine di donna investire».
Lei cosa vorrebbe?
«Che si scelga di investire sulla libertà della donna, qualsiasi donna decida di essere».
Cosa si dovrebbe insegnare alle donne?
«Bisognerebbe che si insegnasse agli uomini più che alle donne, perché a commettere violenza sono loro: fin dalle scuole elementari, ai ragazzi dovrebbero insegnare il rispetto per le ragazze. Ma l’educazione deve partire dalla famiglia, naturalmente».

E alle ragazze?
«Alle ragazze andrebbe insegnato ad avere rispetto per se stesse, ad essere più “street wise”, più sgamate, attente a capire le situazioni: a non civettare, a non dare confidenza quando non si deve, ad esempio. Perché la libertà di far qualsiasi cosa è un onore ma anche un onere. E bisogna saperla gestire».