
- Ci torno anche oggi perché mi fa impazzire. Sembra quasi che stuprare una donna di destra, o fascista che dir si voglia, non conti. Che sia meno grave. Invece di ricordarla, piangerla, dare solidarietà incondizionata, la sinistra in Italia ritiene occorra precisare la sua appartenenza al partito fascista come se questo rendesse meno orribili o in qualche modo giustificasse le violenze subite. Parliamo delle parole della consigliera comunale di Genova, Francesca Ghio, intervenendo in merito alla targa per Norma Cossetto vandalizzata dagli antifà. Ora: la consigliera ha poi lamentato minacce e urla contro di lei, ovviamente da condannare. Ma il suo intervento, ci sia permesso dirlo, appare totalmente disumano. Soprattutto perché la consigliera di Avs, qualche mese fa, coraggiosamente denunciò la violenza che subì quando aveva 12 anni. Ci spieghi, consigliera Ghio: che senso ha sottolineare che Norma Cossetto era 'fascista'? Giustifica forse questo lo stupro, l'omicidio e le sevizie subite? Le sminuisce? Le precisa? La condanna senza "se" e senza "ma" dipende dalla tessera di partito della violentata?
- La verità è che ogni stupro va condannato, soprattutto da chi declama femminismo. Una nazista viene stuprata: è un crimine. Una partigiana viene violentata: è un crimine. Perché altrimenti si rischia di cadere in un vortice tremendo, lo stesso vortice che porta a 'comprendere' - non è il caso della Ghio, ma di altri - o rubricare alla categoria 'atti di resistenza' gli stupri e gli omicidi commessi da Hamas il 7 ottobre. Rischiamo di arrivare al paradosso che catturare una soldatessa israeliana, stuprarla e seviziarla potrebbe spingere un domani qualcuno a dire 'sì, ma ricordiamo che era sionista". Embè?
- Piccola nota finale. Norma Cossetto è stata insignita della medaglia d'oro dal presidente Ciampi con la seguente motivazione: "Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio". Volete forse dirci che pure al Quirinale c'erano dei pericolosi fascisti?
- Pps: ma dove sono le femministe che ci parlavano di evitare la vittimizzazione secondaria? Non è forse vittimizzazione secondaria della povera Cossetto, dover sottolineare che era fascista? Non è un po' come dire "però indossava la gonna corta ed era provocante"?
- Per una volta l’Europarlamento mi fa godere: è stato bocciato l’uso del termine “veggie Burger”, “uovo vegetale” e “salsiccia di tufo”. Insomma: non è che impastocchi un po’ di legumi questi diventano una “bistecca”. Ed è vero. Noi carnivori godiamo per questa decisione. Tuttavia il mio spirito liberale mi fa dire che si tratta dell’ennesima imposizione simil-dirigista. Ma davvero lorsignori pensano che i consumatori siano così cretini da farsi ingannare dalla “salsiccia vegetariana”? Davvero pensano che uno possa comprarla pensando di mangiare maiale e invece si ritrova con un impasto di ceci? Mah…
- Sciopero del teatro contro Beatrice Venezi. E diventa addirittura la notizia di apertura dei siti dei giornali. Battaglia molto più politica che musicale, dallo scarissimo interesse pubblico. È morto Paolo Sottocorona. Educato, pacato, simpatico. È uno di quegli eventi che ti fanno dire: ma cavoli, l’ho visto fino a ieri in tv, come è possibile? Maledetta, la vita.
- Il primo ministro più veloce della storia, Sébastien Lecornu, molla la spugna. Ma forse Macron non dovrà sciogliere il Parlamento. Emmanuel ha cambiato più premier che calzini, ma i nostri commentatori fanno finta di nulla. Nessuno s'indigna per questo restare attaccato alla poltrona nonostante le Europee perse (male), le Legislative vinte per finta e l'incapacità manifesta di trovare un governo alla Francia.
Sapete perché i giornali non strepitano (immaginate cosa avrebbero fatto se una simile ostinazione l'avesse tentata Meloni)? Perché se Macron scioglie l'Assemblea e torna al voto, vince il partito di Le Pen. E se vince Le Pen, qui crolla tutto.