Due anni dopo nessun colpevole per Fragalà

Due anni dopo nessun colpevole per Fragalà

Le piste che man mano sembravano profilarsi sono cadute, una dopo l’altra, davanti ad accertamenti scientifici o alla mancanza di prove. E a due anni dalla morte, di fatto, l’assassinio a sprangate di uno dei più noti avvocati di Palermo, l’ex parlamentare di An Enzo Fragalà, è rimasto impunito. Un delitto terribile, quello del penalista, morto dopo tre giorni di coma il 26 febbraio del 2010. Dal movente oscuro così come l’agguato di due giorni fa a Torino Alberto Musy. Ad aggredire Fragalà la sera del 23 febbraio di due anni fa, all’uscita dal suo studio legale di fronte al Palazzo di Giustizia di Palermo, un uomo col volto coperto da un casco integrale, che lo ha massacrato a colpi di spranga. Una spedizione punitiva in piena regola.

Ma perché? Le piste sono state scandagliate tutte, da quella legata all’attività professionale all’impegno politico (Fragalà aveva fatto parte della commissione Mitrokhin). Ma sono cadute. Anche le ultime, legate a una presunta pista passionale (una “lezione” per il comportamento con la moglie di un cliente) o per le tariffe troppo esose, per il momento sono ferme.

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