Per mesi hanno attaccato Giorgio Napolitano, lo hanno accusato di qualsiasi cosa, hanno gridato a un improbabile impeachment (per cui hanno persino dato mandato ai legali). E ora che finalmente il Colle propone un incontro, i grillini che fanno? Rispondono picche, mettono il broncio e replicano: "Troppo tardi".
Tutto parte dal Quirinale: dopo le polemiche del M5S (ma anche di Lega, Fdi e Sel) che lamentava come il Presidente della Repubblica incontrasse solo la maggioranza per la riforma della legge elettorale, dall'ufficio stampa del Colle hanno fatto sapere che Napolitano avrebbe ascoltato anche i vari gruppo di opposizione "nelle modalità più opportune".
Ma il Movimento Cinque Stelle non ci sta: "È una mossa tardiva. Tentano di mettere una pezza quando ormai il guaio è fatto. Se ci fosse stata la volontà di un confronto ampio, Napolitano avrebbe convocato tutti i capigruppo, senza distinzione alcuna. Non si va al Quirinale a cose fatte, a queste condizioni non ci stiamo", avrebbero detto. E poi Grillo, infuriato, avrebbe ribadito: "Basta con un Presidente che rappresenta solo chi gli pare, ignorando i 9 milioni di italiani che ci hanno votato".
I capogruppi Paola Taverna e Alessio Villarosa poi spiegano: "Non andremo perché non siamo né in una monarchia assoluta, né in una Repubblica Presidenziale. Secondo l’articolo 87 della Costituzione, il Presidente della Repubblica può inviare messaggi alle Camere, cioè a tutte le forze politiche. Ricevere invece le forze di maggioranza su temi specifici e delicatissimi come la legge elettorale, magari dando indicazioni e suggerimenti nel chiuso delle stanze e poi, solo il giorno dopo, ricordarsi di ricevere i plebei delle opposizioni, è perlomeno fortemente irrituale".
"Oggi Napolitano si è riunito insieme a 5 rappresentanti della maggioranza per decidere la legge elettorale. Nessun esponente del M5S, votato da 9 milioni di cittadini ne è stato messo al corrente", scriveva solo ieri Beppe Grillo sul suo blog, "Non accetteremo mai una legge elettorale decisa dal garante dei partiti che hanno distrutto l'Italia negli ultimi vent'anni. Non accetteremo mai un Napolitellum". Insomma, i grillini non accettano nulla, ma quando si tratta di confrontarsi si tirano indietro.
L'incontro avverrà comunque alle 16,30, quando una delegazione di Sel salirà al Quirinale. Subito dopo, alle 17, sarà la volta di Fratelli d'Italia. Non vedrà però Napolitano la Lega Nord, che si accoda alla protesta dei grillini, ma aggiunge che potrebbero essere ricevuti da soli: "Abbiamo nostre proposte da rappresentare che sono lontane mille miglia da quelle di Sel o M5S.
Come rappresentanti del Nord di cui portiamo avanti le istanze saremo dunque ben lieti di salire al Colle ma da soli, e con una convocazione fatta nei tempi e modi dovuti nel rispetto del ruolo di ognuno", spiega Massimo Bitonci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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