Selezione e controlli oculati, ingressi fino a un tetto massimo di 4mila500 persone. E una volta raggiunto il numero limite, impedire l'accesso in piazza Duomo. Inoltre divieto di vendita di bottiglie di vetro, di alcolici, di lattine e di accensione di fuochi d'artificio. Questo in sintesi il piano ufficializzato ieri pomeriggio in prefettura per il Capodanno in Dumo durante il Comitato per l'ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Claudio Sgaraglia e alla presenza del sindaco Beppe Sala e dei vertici delle forze di polizia territoriali. Tutto per impedire la notte di Capodanno in centro a Milano soprattutto nuovi accerchiamenti a vittime indifese ispirati alla «taharrush gamea», ovvero aggressioni sessuali di gruppo per strada contro una o più donne messe a segno da gruppi di uomini: episodi gravissimi di abusi di piazza che purtroppo abbiamo già visto a Milano nella notte del Capodanno 2021/2022 a anche l'anno scorso, ancora prima a Colonia nel 2016 e in altre città europee e che testimoniano una crescente visione delle donne come oggetto da sottomettere, sempre più diffuso nelle comunità islamiche. Misure ideate anche per evitare episodi come le recenti scalate selvagge al monumento di Vittorio Emanuele o «bravate» simili.
Mentre la Galleria Vittorio Emanuele sarà quindi «sorvegliata speciale» anche grazie a quelle che, spiega la Prefettura in un comunicato, sono «nuove telecamere recentemente installate per garantire un più efficace controllo», per raggiungere piazza Duomo la notte di San Silvestro ci saranno 6 varchi transennati alle strade d'accesso, tutti presidiati da agenti e militari. A chi sceglierà infine di attendere sul sagrato il count-down fino alla mezzanotte verranno chiesti i documenti. Chi ne sarà sprovvisto verrà allontanato, chi passerà sarà identificato: un escamotage che dovrebbe servire da deterrente per chiunque volesse organizzare azioni da branco. Con una appendice a parte riservata alle «vecchie conoscenze» delle forze dell'ordine, soggetti pregiudicati o anche solo segnalati per reati e molestie che saranno accompagnati in questura, nei commissariati di zona o nelle caserme dei carabinieri per ulteriori accertamenti. Un dispositivo che ovviamente prevede - oltre che ad attingere anche al Battaglione dei carabinieri e al Reparto mobile della polizia - di un supporto adeguato di uomini della Polizia Locale.
Il rischio, oltre che di code di persone ammassate ai varchi e tentativi di sfondamento, è che l'eventuale problema sia soltanto spostato più in là, disperdendo la massa critica, ma moltiplicando i potenziali focolai di tensione. Ovvero che chiunque abbia intenzione di far confusione in Duomo possa ripiegare con le medesime finalità in via Torino, corso Vittorio Emanuele, piazza Diaz, via Mazzini o piazza Fontana. Aree che però, assicura sempre la Prefettura, verranno adeguatamente sorvegliate insieme a quelle più periferiche e della movida, come i Navigli e corso Como.
L'ultimo palcoscenico allestito sotto l'Arengario risale al pre-Covid. E a chi gli chiedeva lumi sul Capodanno sotto la Madonnina, Sala in questi giorni aveva fatto notare che l'albero di Natale, il mega store per le Olimpiadi, la torre televisiva per consentire ai media di seguire i Giochi invernali in diretta occupavano un terzo dello spazio e che sarebbe stata una follia immaginare di fare un concerto di fine anno lì, precisando però che «l'anno prossimo ci terrei veramente a farlo».
Risale a tre giorni fa l'annuncio della Procura che, non essendoci elementi sufficienti a identificare i responsabili della violenza sessuale denunciata da una studentessa 20enne di Liegi (Belgio) lo scorso Capodanno in piazza Duomo - dove la ragazza si trovava con 5 amici per festeggiare l'anno nuovo - il fascicolo, a carico di ignoti, potrebbe
essere destinato all'archiviazione. Le indagini non hanno portato infatti ad alcun risultato dopo che l'analisi dei filmati di video sorveglianza non ha restituito indizi o prove per identificare con precisione i responsabili.