E allora diamogli la paghetta per non azzannare le pecore la provocazione2

diScriveva Friedric Schiller che «contro la stupidità umana anche gli dei lottano invano». Il nuovo «piano lupo» del governo francese per gestire quella che, forte di 250 esemplari in tutta la nazione, sembra essere diventata una presenza troppo ingombrante, prevede varie forme di lotta e di abbattimento per difendere gli armenti al pascolo e placare quindi i mugugni degli allevatori che gridando «al lupo al lupo» ogni anno ricevono munifici rimborsi per gli attacchi del grande predatore alle loro pecore ai loro vitelli. È una storia già vista anche in Italia e in altre nazioni. Per questo l'aforisma di Schiller è cosmopolita. Si reintroduce, con suoni di trombe e fanfara, la tal specie sapendo che non ha predatori e poi ci si stupisce, dopo qualche anno, se questa aumenta di numero causando qualche «casino» cui si mette fine con i piani di selezione: dalla caccia alle femmine gravide, allo sterminio sui prati innevati o ghiacciati, alla gasatura delle tane. La novità di questo piano strategico per il contenimento di questa «strage» commessa dai lupi viene dal ministro dell'Ecologia Batho e da quello dell'Agricoltura Le Foll (omen nomen?), i quali rivendicano l'ambizione di educare i lupi a stare lontani dalle pecore o comunque a nutrirsi di altro. Uno degli esperimenti evocati dalla fantasia, stavolta non italica, di Le Foll è quello di catturare qualche lupo in modo «da fargli paura e convincerlo ad evitare di attaccare il bestiame». Evocando un vero e proprio atto di pedagogia Le Foll ha affermato che «gli armenti non devono essere il nutrimento abituale dei lupi». Io, avrei un paio di suggerimenti ulteriori, per affinare il progetto. Si potrebbe stabilire una quota, che so 20 euro, ed elargirla direttamente ai lupi. E si arrangino da soli, purché stiano lontano dagli agnelli. Un'altra idea, sempre ricalcando l'indirizzo pedagogico di Le Foll, potrebbe essere quella di erigere, vicino alle greggi, dei cartelloni con la scritta che è vietato mangiare le pecore.

Questo però comporterebbe un aumento dei costi statali per l'insegnamento (ai lupi) che alla fine farebbe pari con il risparmio sugli indennizzi ai pastori. Bel casino. Tutto sommato forse è meglio radunarli e chiedere direttamente a loro, i lupi. La democrazia diretta non è forse un vanto francese (Rousseau docet)?

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