Politica

E il mondo cattolico si riavvicina al centrodestra

I vescovi in pressing per le larghe intese: "Giunto il momento di aprire una fase nuova"

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno

Roma - Una trama che sembrava sfilacciata si va sempre più ricucendo. È quella del rapporto tra centrodestra e mondo cattolico che, nonostante recenti divisioni e frammentazioni, va ricomponendosi in unità. Il primo segnale è arrivato dalle ultime elezioni che, come testimoniato da una indagine Ipsos, hanno visto il voto dei praticanti - «assidui» o «impegnati» - orientarsi nella grande maggioranza dei casi verso partiti appartenenti all'area di centrodestra. Il secondo segnale si sta manifestando in questi giorni con il costante percorso di avvicinamento di quest'area verso il candidato sindaco del Pdl, Gianni Alemanno.
Il rapporto in realtà si è consolidato nel tempo con gesti forti e inequivoci - tanto per dirne una il primo cittadino romano ha già incontrato tre volte Papa Bergoglio - ma ad allontanare gli ultimi dubbi hanno contribuito in maniera importante le primarie del Pd con la designazione di Ignazio Marino. Una scelta che ha spaventato l'associazionismo di base, perplesso dalle priorità inserite da Marino nella sua agenda: liberalizzazione delle droghe leggere, registri delle coppie di fatto, testamento biologico. Ieri, poi, l'assessore alla Famiglia del Comune di Roma, Gianluigi De Palo - già presidente delle Acli del Lazio - ha lanciato una sfida al candidato democratico sul quoziente familiare introdotto dal Campidoglio. Con una postilla: «Io non avevo votato Alemanno. E ho accettato il mandato nella misura in cui avrei potuto svolgerlo in modo coerente con i miei valori e con i principi della Dottrina sociale della Chiesa, sussidiarietà in primis. Marino rappresenta il tentativo di trapiantare a Roma una nuova anima lontana da quella popolare che la caratterizza nel mondo». De Palo, peraltro, alle comunali si candiderà con la lista civica «Cittadini x Roma» in appoggio ad Alemanno.
Questa preoccupazione dell'associazionismo cattolico viene messa in luce anche da Avvenire. Il quotidiano della Cei riporta la posizione del presidente del Centro oratori romani per il quale le idee di Marino «suonano come uno schiaffo per i cattolici romani». Ma anche quelle, simili, dei cooperatori salesiani, del Centro sportivo italiano e del Movimento cristiano lavoratori. Questa traiettoria di avvicinamento, peraltro, sta coinvolgendo anche l'Udc, con un dialogo avviato tra Alemanno, Francesco Smedile e Luciano Ciocchetti, oltre a quello con Paolo Voltaggio, consigliere comunale proveniente da Via Due Macelli, che sarà nella lista civica alemanniana. E proprio riferendosi all'Udc, il sindaco di Roma ha lanciato un appello in toni perfettamente cristiani. «Se qualcuno vuole tornare con noi, sappia che siamo pronti ad applicare la logica del figliol prodigo».


E a livello nazionale i vescovi spingono per le «larghe intese» Pd-Pdl: «Sul Quirinale aprire una fase nuova», dice una nota dell'agenzia Sir, vicina alla Cei.

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