Johnny Depp candidato a Bagheria? Nel centro in provincia di Palermo, dove fra poco più di un mese si terranno le elezioni comunali, i candidati del centrosinistra stanno per sfidarsi alle primarie. Fra questi l'imprenditore Antonino Restivo (nella foto), noto nella cittadina che ha dato i natali a Giuseppe Tornatore, per la sua somiglianza con Johnny Depp. Restivo ha pensato di sfruttarla facendo stampare dei volantini con sopra l'immagine dei più famosi personaggi interpretati da Depp. E così troviamo il capitano Jack Sparrow assessore all'Ambiente e Edward Mani di Forbici che taglia gli sprechi.
Spesso vengono additati a causa del loro assenteismo. Invece, per una volta, i politici sono finiti sulle pagine di cronaca per la loro presenza assidua. È successo a Genova, dove i consiglieri comunali sembrano non voler saltare neanche una seduta. Numeri alla mano, è stata divulgata una statistica più unica che rara: nel 2013 la media delle presenze ha raggiunto il 93,53 per cento, mentre la media delle presenze al momento delle votazioni delle delibere è stata pari all'83,45 per cento. Il campione di presenzialismo è, senza dubbio, il presidente del Consiglio comunale, Giorgio Guerello. Lo scorso anno ha partecipato alla totalità delle sedute in aula, centrando il cento per cento: 46 riunioni su 46. Ma in testa alla classifica ci sono anche otto consiglieri: Stefano Balleari, Andrea Boccaccio, Matteo Campora, Guido Grillo, Lucio Valerio Padovani, Enrico Pignone, Paolo Putti e Paolo Repetto. Il meno presente è stato invece Paolo Veardo, che ha raggiunto comunque il 76 per cento di presenze.
A Motta di Livenza (Treviso) è andata in scena una curiosa Via crucis che ha scatenato le ire di molti cattolici. La processione religiosa che ricorda il calvario di Gesù si è trasformata in una protesta «politica» dedicata ai disagi del popolo palestinese per il muro che separa Israele e la Palestina. L'iniziativa lanciata da un militante di sinistra è stata raccolta dal parroco don Vittorino. Le stazioni sono state soltanto otto anziché le tradizionali 14, intervallate da canti e testimonianze di persone che sono state in Palestina, con tanto di immagini proiettate su un telone.
Invano alcuni parrocchiani hanno tentato di far cambiare idea al parroco invocando invece un dibattito pubblico («È un'iniziativa politica filopalestinese, grottescamente l'ebreo Gesù Cristo verrà usato contro gli ebrei di oggi») ma nonostante un vorticoso giro di email e telefonate l'unico «successo» ottenuto dai parrocchiani più «ortodossi» è stato quello di coinvolgere con una riflessione il vescovo cattolico di Nazareth, originario di quelle zone. E la polemica impazza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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