Ancora un aumento. Nel 2013 l'importo del canone Rai lieviterà a 113,50 euro. La tassa sul possesso della tivù cresce di 1,50 euro rispetto all'importo del 2012. "È sintomatico che nel 2013 si debba ancora pagare l’imposta per il possesso di un apparecchio televisivo - ha commentato il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito - oltre ad essere stupido è anche un insulto all’intelligenza media di un qualsivoglia contribuenti".
Uno degli ultimi atti del governo Monti è stato mettere mano alla tassa più invisa da tutti gli italiani. Con un decreto il ministero dello Sviluppo economico ha infatti deciso di ritoccare all'insù l'importo del canone Rai che adesso costa 113 euro e cinquanta centesimi. Come sottolineato sul sito abbonamenti della televisione pubblica, il canone dovrà essere versato entro il 31 gennaio 2013. "È sintomatico di un sistema economico, fiscale e amministrativo basato su arroganza, falsità e corporazioni", ha commentato il presidente dell'Aduc ricordando che i contribuenti sono costretti a pagare l'imposta anche se non usano il televisore. Un’imposta sul contenitore, in sostanza. "Dando per scontato che un servizio pubblico radiotelevisivo ci debba essere - ha aggiunto Donvito - così come ci debba essere l’Istat o il Cnr, forse per questi due ultimi istituti ci viene chiesta un’imposta con lo stesso metodo della Rai?". Ovviamente no.
E se questo non bastasse, aumentano anche le
tariffe postali, come approvato dall'Agcom. Dal primo gennaio 2013 spedire una cartolina o una lettera costerà 70 centesimi, 10 in più di ora. Più care le raccomandate che passeranno dai 3,30 euro attuali a 3,60 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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