Atreju è stata un successo anche sul web. Secondo i dati di Liberi.network, l’edizione appena conclusasi della kermesse politica di Fratelli d’Italia mostra come e quanto questo evento sia diventato capace di diventare virale anche sui social.
Youtube è la piattaforma digitale che ha registrato la crescita maggiore di follower in termini percentuali (+20%), seguita da Instagram (+17%), Facebook (+12) e Tiktok (+9,7%). In totale, i follower sono cresciuti complessivamente di 12,1mila, mentre le interazioni sono state 221mila in totale.
“Il picco in termini di aumento dei follower é avvenuto negli ultimi giorni di Atreju, tra venerdì e domenica. Mentre per le interazioni si è verificata una crescita costante nel corso dell’intera manifestazione”, spiega Marina Improta, social media strategist sia di Atreju sia di Fratelli d’Italia. “La comunicazione di Atreju ha iniziato a prendere la forma tre anni fa e piano è diventata quella che oggi tutti riconoscono: irriverente, tagliente, sarcastica. Una voce distinta, autonoma, volutamente diversa da quella più istituzionale di Fratelli d’Italia”, ha aggiunto Improta secondo cui “i social di Atreju non dovevano essere un duplicato di quelli del partito, bensì un progetto parallelo, capace di parlare a una platea più giovane, con un registro più diretto, più colloquiale, più contemporaneo”.
La particolarità della comunicazione di Atreju consiste proprio nel non essere più limitata ai giorni della kermesse, ma di essere attiva tutto l’anno. Un tipo di comunicazione che è sbarcato sui social seguendo “il ritmo quotidiano delle piattaforme” e che è stato basato sulla “polarizzazione del dibattito pubblico prima e durante la manifestazione restava confinata ai media tradizionali”.
Proprio la polarizzazione è stata la chiave del successo per lanciare l’evento. “Abbiamo giocato molto su questo. Per esempio, non troverai i bagni gender-fluid ma la pista di pattinaggio, non troverai le lacrime di Elisa, facendo riferimento a quel famoso video in cui piangeva sulla Flottilla, ma troverai tanti sorrisi”, spiega Alberto Di Benedetto.
Che, poi, ricorda: “Quando è montata la polemica sul guanto di sfida lanciato da Elly Schlein a Giorgia Meloni a cui è seguita la proposta del premier di confrontarsi con entrambi i leader dei principali partiti d'opposizione, abbiamo fatto uscire lla grafica in cui si vede la sagoma di Elly Schlein che fugge. Quella è stata la prima risposta social all'assenza di Elly Schlein ed ha avuto grande successo”.
Anche l’intervento del ministro della Difesa Guido Crosetto è stato usato sia sui profili social di Fratelli d’Italia sia su quelli di Atreju. “Nei primi abbiamo messo i contenuti più forti, mentre la foto di Crosetto con Travaglio l’abbiamo usata nei secondi per replicare a chi dice che Fratelli d’Italia ai giornalisti della fazione opposti scrivendo: “Sicuri? Sicuri?”, ha detto Di Benedetto. Nel corso dell’evento, invece, ha avuto molto successo anche il cartonato di Giorgia Meloni che saltava con la scritta: “Chi non salta comunista è” con sotto il nome della pagina Instagram ‘Siete dei poveri comunisti’.
“Una sagoma che molti giovani e meno giovani hanno usato per fare foto e video”, conferma Di Benedetto. Infine, è stato sfruttato anche il podcast della radio di Atreju, format che è stato spostato a Castel Sant’Angelo e che ha visto la partecipazione di molti politici dell’opposizione “e che sta avendo già tanto successo nonostante sia nato solo da un anno”, dice il capo della comunicazione social del partito.
“I risultati social di Atreju non sono casuali: sono il frutto di un grande lavoro di squadra. Una squadra composta da professionalità diverse che lavora in modo coordinato”, osserva Marina Improta che si focalizza sul lavoro creativo di tutto il team “sia sul piano dei contenuti sia su quello visivo” e sul fatto che vi sia “un’analisi costante e attenta di ciò che funziona e di ciò che performa”.
“Siamo sempre impegnati a ideare nuovi contenuti, seguendo gli spostamenti del dibattito pubblico e trovando ogni volta lo spazio e la chiave giusta per inserirci in modo efficace. È da questo equilibrio che nascono i risultati”, conclude Improta.