Sono 169 i simboli ammessi alle prossime elezioni, sui 219 presentati. Degli esclusi, 16 non avevano i requisiti per partecipare, mentre in 34 potranno entro 48 ore presentare un nuovo logo, sul quale deciderà entro ulteriori 48 ore l’Ufficio centrale nazionale.
Tra questi ultimi c'è anche il simbolo della Lega Nord: il simbolo non è stato accettato perché al suo interno presentava il nome di Maroni e di TreMonti. Secondo il Viminale, la M maiuscola rischiava di confondere gli elettori. "Abbiamo provveduto a ridimensionare la "M" sulla linea delle altre lettere del nome Tremonti all’interno del simbolo della Lega Nord", assicura Roberto Calderoli, "Si vede che Monti gode di una tutela particolare... Ripresenteremo il simbolo, il problema è risolto".
Bocciato il logo del "finto" MoVimento cinque stelle depositato dall’ex grillino Danilo Foti, simile a quello del M5S, ma non riconducibile in alcun modo alla formazione capeggiata da Beppe Grillo. Ricusati anche i "simboli civetta" di Monti, Ingroia e Grande Sud e Liberi da Equitalia.
Non ammessi perché non avevano i requisiti, invece, "ValleCamonica Provincia", "Italia società civile", "Democratici di sinistra", "Fronte dell’Uomo qualunque", "Italia Opera", "Italia dei Valori - Lista Di Pietro (Idv)", "Fronte per l’Indipendenza", "Partito dei Comunisti italiani", "Federazione dei Verdi", "Veneto Stato" (presentato due volte), "Rifondazione Comunista - Sinistra Europea", "Partito Italia Nuova", "Come ci hanno ridotto", "Democrazia Europea" (presentato due volte), "Liberi da Equitalia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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