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Equitalia è sotto attacco: aggressioni e pacchi bomba

Due bottiglie molotov a Livorno. Ieri assalto alla sede di Napoli, due ispettori aggrediti e un pacco bomba a Roma. Severino: "Chi colpisce Equitalia, colpisce lo Stato"  

Equitalia è sotto attacco: aggressioni e pacchi bomba

La tensione sociale è alle stelle. E la rivolta contro il Fisco si fa sempre più vigorosa. Equitalia finisce ancora una volta sotto attacco. Due bottiglie molotov sono state scagliate contro l’ingresso della sede livornese della società di riscossione. Le fiamme hanno danneggiato l’esterno della sede che si trova al piano terra di un edificio in via Indipendenza, in pieno centro.

L'episodio è accaduto attono alle 4.30 di mattina. Sul posto, dove sono arrivati i vigili del fuoco, la polizia scientifica e gli artificieri, sono stati rinvenuti anche due ordigni inesplosi. "Si tratta di un atto intimidatorio", ha spiegato la Questura di Livorno

Nel giro di nemmeno 48 ore, i disordini e gli attacchi contro Equitalia sono aumentati vertiginosamente. Aggressioni, assalti e intimidazioni sono, ormai, all'ordine del giorno. Da Milano a Roma si moltiplicano i blitz contro il Fisco.

Ieri a Napoli decine di persone hanno attaccato la sede di corso Meridionale innescando violenti scontri con la polizia (guarda la gallery). I manifestanti hanno preso d'assalto la sede Equitalia incendiando numerosi cassonetti che erano stati utilizzati per sbarrare la strada. Contro gli uffici di Equitalia sono stati lanciati secchi di vernice rossa e si sono sentite due esplosioni, forse petardi o bombe carta. Mentre le forze dell’ordine cercavano di aprire un varco al traffico veicolare formando un cordone a circa 50 metri dall’ingresso, è iniziato un lancio di pietre contro di loro e un nuovo tentativo di incursione negli uffici. Alla fine il bilancio è stato di circa una dozzina di feriti tra poliziotti e manifestanti.

A Melegnano, nella provincia di Milano, due ispettori di Equitalia sono stati aggrediti da Giuseppe Neletti, 50enne nato a Gela e titolare di una impresa. I due funzionari sono stati presi a calci e pugni nella sede legale di un’impresa edile in via Turati 5. 

A Roma ieri è stata spedita un busta contenente polvere pirica nella sede di via Grezar. Insomma, la situazione è più infuocata che mai. Giovedì prossimo il presidente del Consiglio Mario Monti incontrerà i vertici di Agenzia delle Entrate e di Equitalia per cercare di trovare qualche soluzione per placare la violenza e gli attacchi.

Intanto i vertici di Equitalia non ci stanno e ieri hanno diramato un comunicato in cui hanno invitato a moderare il sensazionalismo perché alimenta la violenza. Equitalia se l'è presa con la "superficialità" con la quale viene associata "al termine suicidio": "È inaccettabile continuare a scaricare irresponsabilmente su Equitalia la colpa di gesti estremi e situazioni drammatiche, che hanno invece origini diverse e lontane e che stanno esplodendo solo oggi a causa della crisi economica".

Della stessa idea il viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli, secondo il quale "è sbagliatissimo prendersela con Equitalia che non è il nemico ma è lo Stato". Poi Grilli ha aggiunto: "Io mi scuso in anticipo se alcuni cittadini, come può accadere e non dovrebbe accadere, essendo perfettamente in linea con i propri doveri di cittadini e di contribuenti, sono stati disturbati nella loro attività. Però il processo di lotta all’evasione è una questione di doveri verso lo Stato e verso i propri concittadini. Equitalia non è un antagonista, Equitalia è lo Stato che cerca di tutelare tutti i cittadini. Che tutti paghino ciò che è dovuto. Errori possono capitare e ci scusiamo, però non è possibile pensare che se lo Stato chiede ai cittadini di pagare ciò che devono pagare, venga accusato come un nemico".

Anche il ministro della Giustizia, Paola Severino ha commentato gli ultimi episodi di violenza ai danni del Fisco: "Equitalia ha il dovere di svolgere il proprio compito.

E i cittadini hanno il dovere di pagare le tasse".

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