RomaVoleva difendersi dal caldo di Lucifero ma ha incontrato l'inferno. La panchina sotto casa dove si era seduta per prendere un po' di fresco si è trasformata in una trappola per una romana di 48 anni, che è stata picchiata senza pietà e violentata da uno sconosciuto.
È accaduto lunedì sera all'Alessandrino, periferia est della capitale. La donna, madre di tre figli, alle prese con problemi personali perché da poco separata e rimasta disoccupata, era scesa in strada per gettare la spazzatura. Poi, aveva deciso di fermarsi un po' nel parco, sperando di sconfiggere l'afa, insopportabile in questi giorni. E si era seduta su una panchina. Ma la sua presenza è stata notata da un marocchino che ha iniziato a farle delle avance. Quando si è accorto che la donna non era interessata al corteggiamento, le ha offerto del denaro proponendole di fare sesso con lui. Davanti al netto rifiuto, l'ha afferrata per un braccio, torcendoglielo dietro alla schiena e l'ha trascinata con la forza sotto gli archi del vicino acquedotto Alessandrino. Dopo aver picchiato la poveretta, cercando di soffocare ogni resistenza, l'ha scaraventata a terra e l'ha violentata, incurante delle suppliche e delle lacrime. Quindi è fuggito, portando via il marsupio alla vittima che conteneva il portafogli e alcuni effetti personali. La donna, però, non si è persa d'animo e, nonostante lo choc, ha preso il cellulare che aveva in una tasca e ha chiamato il 113 per chiedere aiuto. Fortunatamente in zona si trovava a passare una volante del commissariato Prenestino, diretto da Mauro Fabozzi. Gli investigatori hanno tracciato immediatamente l'identikit dello stupratore, che è stato individuato e bloccato nelle vicinanze, mentre rovistava nel marsupio della poveretta.
B.M., marocchino di 24 anni, in forte stato di agitazione, ha raccontato agli investigatori di lavorare come operaio edile, ma nel suo curriculum vitae compaiono precedenti per ricettazione e ora dovrà rispondere anche di violenza sessuale e rapina aggravata. La romana, invece, accompagnata in ospedale, è stata medicata e dimessa con una prognosi di dieci giorni. Nelle prossime ore il nordafricano verrà ascoltato dal gip per fornire la sua versione di quanto accaduto.
Il caso ha suscitato il solito clamore e contro il sindaco Gianni Alemanno, che ha chiesto una pena esemplare, si sono scagliati i rappresentanti dell'opposizione, con Pd in testa, che per bocca del segretario romano Marco Miccoli ha pontificato che Roma è insicura ed è «la capitale degli stupri». Affermazioni forti, soprattutto alla luce dei dati del ministero dell'Interno che dimostrano come spetti a Milano e non a Roma il primato per più alta incidenza di reati in rapporto alla popolazione.
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