Il fascino (in)discreto del cane mostriciattolo

I quattrozampe più strani a un concorso in California Perché la Natura ci è amica. Anche se fa brutti scherzi...

Il fascino (in)discreto  del cane mostriciattolo

Lui si chiama Mugly e ha vinto una strana gara che si svolge in una contea della California, la gara del Cane Più Brutto del Mondo. Quella che era nata come un’originale idea, tramutata in realtà durante una sorta di sagra paesana che si svolge a Petaluma, è divenuta, negli ultimi anni, un evento che richiama fior di reporter, fotografi e giornalisti. Chi vince diventa una celebrità mondiale e quest’anno è toccato appunto a Mugly, un Cane Nudo Cinese (Chinese Crested dog), maschio di 8 anni, razza che usualmente domina la competizione. In effetti, senza offese per i numerosi proprietari di questi cani, la razza non si accorda proprio con i nostri normali canoni di bellezza. Mentre scrivo penso a una mia lettrice, e collega veterinaria, che possiede e adora un Cane Nudo Cinese e a tutti gli accidenti che mi starà mandando.

Suvvia, è chiaro che sto scherzando. Nessun cane è bello o brutto per i proprietari che gli vogliono bene, esattamente come ogni «scarrafone è bello a mamma sua». In questa originale competizione i partecipanti sono, per la maggior parte, cani randagi abbandonati a causa delle loro sembianze e salvati da proprietari che non guardano l’estetica. Così, il costo del biglietto per partecipare alla gara, confluisce in un fondo destinato a oasi di recupero per cani abbandonati e i cani che vanno in passerella diventano piccoli ambasciatori di chi forse non risponde ai nostri canoni estetici, ma ha un cuore generoso e capace di affetto sconfinato al pari di tutti gli altri. Dal momento che tutto il mondo è paese e i furbetti non albergano solo in Italia, i cani sono severamente esaminati da uno staff veterinario che accerta, per così dire, la genuinità della bruttezza. È successo infatti che, in passato, siano stati cinicamente sfruttate malattie deformanti o addirittura interventi chirurgici ad hoc, per tentare di fare vincere la gara al proprio cane.

Con il suo muso tronco, i suoi occhi piccoli e luccicanti e i suoi baffi bianchi, Mugly, il Crestato proveniente dall’Inghilterra, ha convinto la giuria che, quest’anno, era veramente il più brutto di tutti. Ci aveva per la verità già provato in Gran Bretagna, vincendo un’analoga competizione nel 2005 e la sua proprietaria, Bev Nicholson, ha voluto tentare il titolo mondiale e ha avuto successo.

Il Cane Nudo Cinese, assieme allo Xoloitzcuintle (il cane più difficile da pronunciare?) e al Cane Nudo Peruviano fa parte delle uniche tre razze di cani nudi riconosciute dalla FCI (Fédération Cynologique International). Si tratta di un cane di ignote origini, anche se probabilmente la sua terra d’origine è l’Africa, che si perdono nelle leggende e nella notte dei tempi. Arrivati in Cina e allevati dalla dinastia degli Han, se ne perdono le tracce durante la rivoluzione culturale, mentre si diffondono negli Usa, la nazione che li ha salvati dall’oblio.

Mugly e Bev riceveranno un premio di 1000 dollari in moneta sonante, l’album fotografico, qualche giorno di vacanza

allo Sheraton e una fornitura di alimenti per un anno intero. Questo, oltre ai talk show, ai servizi giornalistici, fotografici, televisivi, radiofonici e chi più ne ha più ne metta, destinati a una vera e propria celebrità.

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