"Finché verranno sfamati...". Ancora un delirio di Chef Rubio contro gli ebrei

L'ex chef televisivo fomenta l'odio e invoca l'esclusione degli ebrei da hotel e ristoranti perché "chi è complice di genocidio merita di errare affamato"

"Finché verranno sfamati...". Ancora un delirio di Chef Rubio contro gli ebrei
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Il caso della taverna di Napoli e della lite dell'oste con i turisti israeliani ha dato la stura ai peggiori istinti di una fetta di italiani. Vanno condannati senza appello tutti quelli che hanno minacciato la ristoratrice ma dall'altra parte non meritano lode nemmeno quelli che oggi, sentendosi in qualche modo legittimati dall'endorsement politico della sinistra istituzionale, stanno dando il peggio di sé contro gli ebrei. I movimenti pro Pal nelle ultime ore hanno iniziato a distribuire adesivi con la scritta "I sionisti non sono benvenuti" da applicare in città: "Li distribuiremo a tutti gli esercenti che vorranno aderire alla campagna e affiggerli sulla propria vetrina". L'eco di questa iniziativa non può che riportare indietro ad anni molto bui. A tutti questo si aggiunge Gabriele Rubini, noto ai più come Chef Rubio anche se ormai fuori dalla televisione da anni, che da tempo porta avanti sui social una crociata contro Israele.

"Finché gli ebrei (con tanto di bandierina israeliana, ndr) verranno ospitati e sfamati dagli stessi convinti che basti boicottare frutta e medicine prodotti dai terroristi che occupano la Palestina, non cambierà nulla", attacca Rubini. I riferimento è al "boycott Israel" che da ottobre 2023 molti sostenitori della Palestina stanno portando avanti con l'obiettivo di arrecare un danno economico a Israele. In queste operazioni rientrano anche le "sanzioni" ai supermercati, per esempio, o alle banche, che oltre a classificarsi come mero atto vandalico, è totalmente inutile e, per questo, fondamentalmente innocuo se non per la scocciatura di dover lavare via la vernice dalle vetrine. E forse è per questo che a Chef Rubio non piace, è per questo che vuole portare il tutto a un livello superiore estremizzando quanto accaduto nella taverna napoletana.

"Non devono trovare da mangiare o dormire: chi è complice di genocidio merita di errare affamato", è la conclusione di Rubio. Il tutto accompagnato da un'immagine di Yahya Sinwar, leader di Hamas ucciso dalle Idf, armato di pistola. Un salto nel passato, a quando gli edifici commerciali esponevano i cartelli con la stella di David e la scritta "io non posso entrare".

Rubini è uno dei più feroci propagandatori della causa palestinese in Italia, portata avanti spesso con violenza come questo in caso, nonostante le numerose segnalazioni alle autorità per l'incitamento all'odio, nonostante il suo seguito reale sia sempre meno numeroso.

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