Mauro Moretti minaccia di andarsene dalle Fs se il governo gli dovesse tagliare lo stipendio, di 800mila euro lordi. Moretti è arrivato nel 2006 quando le ferrovie erano sull'orlo del crac. Le ha risanate grazie all'Alta velocità tra Milano e Roma. Poi estesa da Torino a Salerno. I Frecciarossa sono razzi che a 300 all'ora collegano Milano e Roma in 2 ore e mezzo; Bologna e Milano in 50 minuti. Quindi a Moretti (anche se l'infrastruttura è stata programmata prima del suo arrivo), noi, da utenti più o meno fedeli (c'è anche il concorrente Italo di Montezemolo e Della Valle) facciamo un monumento. Sullo stipendio, invece, non possiamo nulla. A meno che non faccia il miracolo: far funzionare la connessione internet (wi-fi) sui Frecciarossa. Allora ci impegniamo a chiedere al governo, con petizioni e raccolte di firme, un importante adeguamento della sua remunerazione. Perché oggi il wi-fi sul treno non funziona: non diteci il contrario (e vale anche per Italo). Chi da Milano a Roma crede di avere 2-3 ore per lavorare al pc o al tablet come se fosse in ufficio si prepari a un'odissea. Moretti oggi ci ha detto che «è colpa della rete Telecom». E Telecom ci dice che, in effetti, a 300 all'ora è difficile garantire una connessione efficiente. Ci sono problemi.
Ma non importa: se io salgo su un treno, bello e caro, non posso poi pensare che il problema sia di Telecom. Me lo deve risolvere il mio capotreno, cioè Moretti. Se ci dovesse riuscire i suoi difensori si moltiplicherebbero in un attimo. E riceverebbe offerte di lavoro anche da Marte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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