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Friuli, blitz della Gdf Scontrini al setaccio per spese sospette

Friuli, blitz della Gdf Scontrini al setaccio per spese sospette

TriesteBlitz della guardia di Finanza nel Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, a Trieste, dove è stata sequestrata la documentazione delle spese di rappresentanza di tutti i partiti. I gruppi consiliari hanno a disposizione un totale di 2,7 milioni di euro: dalla cancelleria, al personale di segreteria, fino ai sondaggi. Un terzo circa della cifra, 884mila euro, è stato speso in «rappresentanza», ovvero incontri, convegni, costi per il noleggio delle sale, materiale audio e video, ma anche pranzi e cene dei singoli consiglieri. Ogni eletto in Consiglio ha a disposizione circa 2.200 euro al mese.
Nell'ondata di rigore ispirata dal governo tecnico, la Corte dei conti ha spedito i finanzieri, ieri mattina, negli uffici di piazza Oberdan. «Si sono presentati in borghese con modi gentili», racconta un consigliere. Nell'ordine firmato dal procuratore generale Maurizio Zappatori si parla di «indagini in merito utilizzo fondi pubblici da parte dei gruppi del consiglio regionale Friuli Venezia Giulia - eccessiva incidenza delle spese di rappresentanza in relazione alla dotazione complessiva». Nella paginetta che ha fatto scattare le Fiamme gialle si spiega che tutto è partito dalle «notizie contenute in alcuni articoli apparsi sulla stampa locale riguardanti l'utilizzo da parte dei gruppi consiliari (...) dei fondi assegnati». La magistratura contabile «delega la Guardia di Finanza ad acquisire la documentazione relativa alle spese dell'anno 2011». Il sospetto è «un'eccessiva ed irrazionale incidenza delle spese di rappresentanza sull'importo complessivo (circa un terzo del totale delle risorse utilizzate nel 2011)».
Il Piccolo ed Il Messaggero Veneto, dopo lo scandalo in Lazio, avevano «costretto» i gruppi consiliari a tirare fuori le cifre. Il totale per fare andare avanti 8 gruppi consiliari, a cominciare dalle spese di segretaria, è di 2.752.324,51 euro. Al Pdl, che governa la Regione, spettavano nel 2011 quasi 800mila euro, al Pd oltre mezzo milione seguito dalla Lega con 476mila euro circa e l'Udc (256mila euro). Anche la Sinistra arcobaleno aveva a disposizione oltre 76mila euro, l'Idv 106mila e rotti e così via. Ora è saltato fuori che 884mila euro, quasi un terzo del totale, se ne vanno in spese di rappresentanza. Se in Lazio ordinavano ostriche con i soldi pubblici, in Friuli-Venezia Giulia il capogruppo Pd, Gianfranco Moretton aveva dichiarato a Il Piccolo: «Noi non siamo andati oltre a una pasta e bistecca». Un consigliere testimone al blitz aggiunge: «La procura ha passato il fascicolo alla Corte dei Conti perché non ha riscontrato alcun rilievo penale».
L'aspetto più curioso è che la Corte dei conti, lunedì, celebrava nella sede della Regione i suoi 150 anni con il governatore Renzo Tondo e il procuratore Zappatori, che ha firmato l'ordine di perquisizione.

E il presidente della sezione di controllo della Corte, Antonio di Salvo, aveva evidenziato, 24 ore prima del blitz «come esista con la Regione un rapporto di leale collaborazione, tale da consentire la preventiva soluzione dei problemi contabili prima che possano diventare oggetto di rilievo».
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