Un funerale (vero) per la morte (politica) di Gianfranco Fini

La guardia del corpo di Almirante ha organizzato a Perugia l'ultimo saluto al "traditore di Fiuggi"

Un funerale (vero) per la morte (politica) di Gianfranco Fini

Politicamente è già "morto" da un pezzo e le ultime elezioni lo hanno dimostrato. Mancava solo il funerale a sancirne la fine. Ci ha pensato Lando "Lollo" Frattegiani, guardia del corpo di Almirante, a seppellire (metaforicamente) Gianfranco Fini.

Con tanto di manifesto, carro funebre e bara (bianca), il 20 aprile a Perugia - sotto al monumento a Giordano Bruno - Frattegiani ha dato l'ultimo saluto al "traditore di Fiuggi", tra le risate dei presenti (circa un centinaio). Poi, come recita il necrologio, la "non-cara salma decollerà dall'aeroporto di Sant'Egidio di Perugia per Montecarlo (qualsiasi riferimento alla casa di Montecarlo venduta al cognato è voluto)".

Durante la "funzione" Frattegiani - "missino dal 1948", ultima raffica della Repubblica Sociale - ha dato l'addio a quello che considera "l'affossatore" della destra italiana: "E

adesso il mai caro-estinto politicamente può tranquillamente riposare a Montecarlo con la sua nuova famiglia alla quale ha permesso di abitare una casa che faceva parte del patrimonio di tutti gli iscritti del Msi".

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