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Fuori pista della scorta e figuraccia per Fornero «Ma non ho visto nulla»

Fuori pista della scorta e figuraccia per Fornero «Ma non ho visto nulla»

«Oh cielo, una pistola!». Facile immaginare l'esclamazione. La vocina stridula e il tono forbito da maestrina, con la «e» chiusa di «cielo», quando le hanno detto cosa era successo domenica scorsa all'autodromo di Monza, pochi minuti prima dell'inizio del Gran premio di Formula 1.
Lei, il ministro del Welfare, Elsa Fornero, elegante e sorridente impegnata a baciare tutti i piloti. E qualche passo dietro, un paio di agenti della sua scorta, come scrive Repubblica, intenti a forzare il blocco degli addetti alla sicurezza del Gp con spintoni ed offese per far entrare sulla griglia di partenza il gruppone al seguito del ministro. Il culmine del ridicolo quando quei due gentiluomini hanno mostrato con nonchalance (stile tessera del tifoso) le loro pistole, scostando i lembi delle giacche. A quel punto porte aperte. Gli uomini della security, intimoriti da quell'atteggiamento, non hanno potuto far altro che far entrare tutto il codazzo. Quindici persone. Un momento altissimo della politica italiana. Tanto per fare un esempio di fair play politico, il governatore del Texas Rick Perry (il terzo uomo più potente degli Stati Uniti), e la first lady Anita, anche loro presenti al Gp, non hanno fatto entrare con loro nemmeno gli addetti alla sicurezza, accordandosi il giorno prima con la security del circuito, per farsi seguire a distanza. Tanto per fare un esempio.
Ma questo incidente non sarebbe mai venuto a conoscenza se non fosse che due giorni dopo, nientedimeno che Bernie Ecclestone, patron del mondiale di Formula 1, si è scomodato a chiamare il direttore del circuito, raccontandogli cosa era successo ai suoi uomini. E dire che nel mezzo a questa figuraccia internazionale, insieme alla professoressina, c'era pure un diplomatico di carriera come Staffan De Mistura, sottosegretario agli Esteri, il primo che ieri ha voluto mettere i puntini sulle i. «Le guardie del corpo devono essere addestrate proprio per evitare incidenti simili. Ma serve ulteriore addestramento» dei responsabili della sicurezza perché siano «consapevoli della sensibilità dei cittadini» e «rispettosi delle situazioni e delle circostanze» in cui si trovano. «Credo che un governo che ha fatto della sobrietà la propria bandiera - ha puntualizzato - abbia il diritto di pretendere che chi lavora nel proteggere i ministri applichi metodi di sobrietà e discrezione».
Ecco appunto, allora perché due agenti di scorta, responsabili della sicurezza di un rappresentante delle istituzioni, si sono messi a fare i bulli in un autodromo strapieno di gente, come pischelli che spingono per entrare in discoteca? Sia De Mistura che il ministro ci tengono a precisare che nessuno di loro si era accorto dell'accaduto. E di fatto mettendo un po' in dubbio la storia raccontata da Ecclestone, il ministro ha tenuto a sottolineare che la sua scorta è inappuntabile. «I militari che si occupano della sicurezza del ministro del Lavoro (a lei piace rivolgersi a se stessa in terza persona, ndr) non hanno mai tenuto comportamenti meno che ineccepibili e ho sempre chiesto loro la massima correttezza e discrezione». Aggiungendo: «Le poche ore trascorse in un clima di entusiasmo alimentato dalla passione di migliaia di tifosi, rischiano di essere rovinate da un episodio spiacevole; riguardo al quale non posso far altro che esprimere il mio profondo rammarico». Forse ha in mente un'appendice alla sua riforma del lavoro.

Per un miglior lavoro della sua scorta.

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