IL GIALLO DI MONACO Il genero di Pastor confessa l'omicidio: «Sono il mandante»

Il genero di Helene Pastor ha ammesso la sua implicazione nell'assassinio dell'ereditiera monegasca e del suo autista Mohamed Darwich lo scorso 6 maggio a Nizza. Secondo i media francesi Wojciech Janowski, console onorario polacco nel principato di Monaco, avrebbe commissionato l'omicidio per motivi economici. La Pastor aveva infatti cessato di versare l'assegno mensile di 500mila franchi alla figlia Sylvia, moglie di Janowski. Secondo indiscrezioni, a mettere in contatto il console con gli esecutori materiali dell'omicidio sarebbe stato il suo allenatore sportivo. Inizialmente arrestata Sylvia, 54 anni, è stata rilasciata mercoledì sera senza alcuna imputazione. «L'imprenditore ha ammesso di aver versato 200.000 euro per organizzare il delitto, più una serie di regali di un valore di circa 50.

000 euro» spiega il procuratore di Marsiglia Brice Robin. La figlia della vittima, che a questo punto sarebbe estranea all'accaduto, sostiene di aver «scoperto tutto» durante l'interrogatorio e di «sentirsi tradita» dal compagno.

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