"Giorgia Meloni terrorista". La scritta choc nel centro di Torino

Una scritta con vernice bianca nel cuore commerciale di Torino contro il premier: non è stata rivendicata

"Giorgia Meloni terrorista". La scritta choc nel centro di Torino
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"Giorgia Meloni terrorista". Una scritta bianca, realizzata con la vernice sui marmettoni della centralissima via Garibaldi di Torino. Non è firmata e logica imporrebbe di attribuirla a ignoti ma, almeno in questo caso, definirli o almeno inquadrarne i gruppi di appartenenza è facile. La denuncia è stata fatta da Raffaele Marascio, capogruppo di FdI nella Circoscrizione 4 di Torino, che sottolinea come "le politiche di tolleranza nei confronti delle frange estreme dei centri sociali iniziano a dare i propri frutti vedo, complimenti Sindaco". Da questo punto di vista, Torino è una città molto problematica anche a causa del centro sociale Askatasuna, che da anni occupa abusivamente un immobile pubblico in centro città ma che, nonostante questo, è coccolato dalla maggioranza politica della giunta comunale, che nonostante i procedimenti a carico dei suoi esponenti, e la violenza generata nei cortei, vuole legittimarne la presenza.

"Le scritte ingiuriose, tra cui ‘Giorgia Meloni terrorista’, comparse in via Garibaldi, sono la fotografia di una Torino ostaggio dei centri sociali e del mondo antagonista", è il commento di Paola Ambrogio, senatrice di Fratelli d’Italia, che ha ribadito come questo sia "il risultato delle politiche di tolleranza messe in campo dal sindaco Lo Russo nei confronti delle frange più estreme, con tanto di percorso di legalizzazione e sostegno per chi diffonde odio e violenza, come Askatasuna". Per D'Ambrosio, anche a fronte di episodi come questo, "è inaccettabile avvicinare le Istituzioni a certi mondi per proprio tornaconto politico. Non ci può essere dialogo con chi non riconosce e rispetta gli equilibri e le strutture democratiche".

Probabilmente le videocamere di sorveglianza della zona hanno ripreso gli autori dell'atto vandalico ed è probabile che gli investigatori li abbiano già individuati.

Resta il fatto che esistono, e sono in rafforzamento, frange di estremisti dell'ala antagonista della sinistra parlamentare, alla continua ricerca dello scontro con le istituzioni, che mira alla destabilizzazione dell'ordine costituito. Rischiano di diventare un pericolo concreto per la democrazia e per la libertà dei cittadini.

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