"Contro Giornale e Libero vergognose liste di proscrizione"

Dopo le provocazioni, arriva la solidarietà del mondo politico verso i giornalisti de Il Giornale e di Libero che sono stati presi di mira da un piccolo gruppo di Pro Pal

"Contro Giornale e Libero vergognose liste di proscrizione"
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Dopo le provocazioni, arriva la solidarietà del mondo politico verso i giornalisti che sono stati presi di mira da un piccolo gruppo di Pro Pal che hanno manifestato davanti alla nostra sede di via dell'Aprica, che è la stessa di quella di Libero.

Giovanni Donzelli, deputato e responsabile Organizzazione di Fratelli d'Italia, ha parlato di "un attacco gravissimo, addirittura messo in atto presentando delle vere e proprie liste di proscrizione con i volti dei giornalisti definiti 'servi' e rappresentati su dei volantini come dei poliziotti". Il deputato meloniano ha mandato loro la sua "più sincera solidarietà" e conclude: "Un vergognoso attacco alla libertà, prima ancora che al diritto di cronaca e critica: come sempre a sinistra sono abituati a dare lezioni sulla libertà di stampa solo quando i giornalisti la pensano come loro". Il ministro del Turismo Daniela Santanché, invece, ha commentato la vicenda suoi social: "Vietato difendere il popolo ebraico. Chi lo fa, - ha scritto - come i giornalisti de Il Giornale e di Libero, non deve essere libero di farlo. Lo dicono i Pro Pal. Lo pensa la sinistra. E la libertà di stampa? Quella vale solo per attaccare la destra". Anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli si è unito ai messaggi di solidarietà nei confronti dei direttori e delle redazioni di Libero e il Giornale, "fatti oggetto di pressioni e contestazioni da parte di attivisti pro Palestina per le loro linee editoriali" e ha ribadito "con forza il valore del pluralismo informativo e la ferma condanna di ogni atto che colpisca la libera espressione del pensiero". Giuli ha, poi, concluso: "In un momento storico di tensioni internazionali occorre ricordare che la tutela della libertà di stampa è la garanzia più solida contro ogni deriva autoritaria, e il presupposto di un confronto civile e democratico". Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento, ha detto: "La mia più sincera solidarietà alle redazioni de Il Giornale e di Libero e ai direttori Alessandro Sallusti e Mario Sechi. Voci libere che vengono contestate e insultate. La libertà di stampa è per tutti e da tutti va difesa e rispettata". Il presidente del Senato Ignazio La Russa, sui suoi social, ha scritto: "In un clima di crescente intolleranza è importante riaffermare il valore della libertà di stampa e il diritto di esprimere le proprie idee, così come sancito dalla nostra Carta costituzionale. Ai direttori de Il Giornale e di Libero, Alessandro Sallusti e Mario Sechi, e ai loro giornalisti, giunga la mia sincera vicinanza". Anche il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha solidarizzato con i direttori de Il Giornale e Libero e con le loro redazioni: "La libertà di stampa è un valore imprescindibile in ogni democrazia come lo è il pluralismo delle idee, che deve rimanere sempre nel perimetro del confronto civile".

Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, invece, è convinto che si tratti di "un episodio grave che non può essere sottovalutato". La protesta dei militanti di Potere al Popolo, "organizzazione nostalgica dei peggiori regimi sovietici", secondo Bignami, "ha assunto toni intimidatori e aggressivi, puntando - ha spiegato il capogruppo di FdI - chiaramente a delegittimare due testate colpevoli, secondo loro, di aver raccontato fatti reali e documentati". E ancora: "Non possiamo permettere - ha detto Bignami -che nel nostro Paese si crei un clima ostile verso il giornalismo libero e indipendente, soprattutto da parte di chi vorrebbe imporre un pensiero unico usando la piazza come strumento di pressione politica". Il capogruppo dei deputati meloniani ritiene che la libertà di stampa sia "un pilastro fondamentale della democrazia e - ha aggiunto- chi la attacca mette in discussione le basi stesse della nostra convivenza civile". Bignami, dunque, ha mandato la sua solidarietà ai "giornalisti e agli operatori dell'informazione de Il Giornale e Libero" e li ha ringraziati "per il loro impegno quotidiano nel raccontare la realtà con coraggio e senza censure". Anche il senatore Raffaele Speranzon, vicepresidente vicario del gruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama, si è unito ai messaggi di solidarietà dei colleghi deputati:"Secondo i pro-Pal, i giornalisti di Giornale e Libero ‘non sono giornalisti, bensì servi del governo Meloni’ e ‘dei sionisti che appoggiano le politiche di Israele e di Netanyahu’". Speranzon ha espresso la sua solidarietà " ai giornalisti per i vili tentativi di intimidazione subiti" e ha ricordato che il presidio è nato per protestare contro alcuni articoli apparsi sul Giornale e su Libero in cui si parlava della ricostruzione fatta dal sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco in merito alle infiltrazioni da parte di alcuni agenti di polizia nelle fila di Potere al Popolo. "Si tratta di una iniziativa sovversiva che non fa bene alla libertà di stampa e di espressione in Italia”, ha concluso Speranzon.

Sara Kelany, deputata di Fratelli d’Italia, ha puntato il dito contro la gogna portata avanti dai Pro Pal di Potere al Popolo e di Cambiare Rotta: "Professionisti dell’informazione come i direttori Sallusti, Sechi e Capezzone e i giornalisti Curridori e Galici, - ha detto- sono stati presi di mira in maniera volgare e violenta dai manifestanti, che li hanno ritratti su una serie di cartelli, definendoli “servi del governo Meloni e dei sionisti”. Secondo la deputata meloniana "si tratta di un gesto vergognoso ed anti-democratico, per il quale ci aspettiamo che arrivi una forte condanna anche dalla sinistra". Kelany ha concluso mandando un abbraccio "ai giornalisti vittime di una vera e propria azione squadrista e antisemita che non può passare sotto silenzio”. Anche il deputato Francesco Filini ha commentato duramente l'episodio: "Un gruppuscolo di Potere al Popolo, la sinistra extraparlamentare ProPal, ha protestato contro la libera stampa sotto le sedi di Giornale e Libero urlando sguaiatamente slogan contro Israele e attaccando giornalisti illustri come Sechi, Sallusti, Capezzone, Galici, Curridori e tanti altri, colpevoli solo di aver espresso liberamente e democraticamente le proprie idee sia sul conflitto in atto a Israele sia sulle risposte del Viminale sulle presunte infiltrazioni nella loro organizzazione". Filini ha concluso esprimendo la sua solidarietà ai cronisti e si augura che presto "si aggiunga anche quella della Fnsi e dei leader della sinistra come Elly Schlein e Giuseppe Conte: l'attacco contro la stampa libera non può essere tollerato in una democrazia".

Il deputato di FdI Riccardo De Corato, ex vicesindaco delle giunte di centrodestra milanesi, ha descritto come "vergognoso e indegno" ciò che è accaduto questa mattina che conferma "il triste primato raggiunto da Milano con la Giunta Sala di città più antisemita e antiebraica d’Italia". Secondo De Corato "questo è un ulteriore grave episodio che non deve essere assolutamente sottovalutato" e "la cosa ancor più grave è che tutti questi pro-Pal e pro-Hamas, che per mesi sono stati supportati e appoggiati dal Pd, dal Centrosinistra milanese e dalle Istituzioni cittadine che mai hanno speso una parola contro di loro, sono passati dagli insulti nei vari cortei dei fine settimana milanesi alle minacce". De Corato ha ricordato che "nell’ultimo corteo Lgbt la comunità ebraica ha preferito non partecipare per paura di aggressioni". Il deputato ha rivolto la sua solidarietà ai cronisti e ha concluso: "E’ stata colpita la vera stampa libera del nostro Paese, che racconta tutta la verità su questo tema senza ‘peli sulla lingua’". La senatrice Ester Mieli, responsabile del Dipartimento Pari opportunità e politiche contro ogni forma di discriminazione di FdI, ha definito "gravissimo" l'episodio accaduto stamane e attacca: "​Un gruppo di pro Pal hanno messo in scena uno spettacolo vergognoso, prendendo di mira alcuni giornalisti la cui unica colpa sarebbe quella di scrivere articoli di vicinanza al popolo ebraico". Secondo Mieli "l'antisemitismo di questi intolleranti è ignobile e pericoloso per la nostra società. In questo modo si mettono a repentaglio la libertà di stampa e di espressione garantite dalla nostra Costituzione. Tutto ciò - ha concluso la senatrice - è inaccettabile".

Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, in una nota, ha ribadito che "la libertà di stampa è un principio sacrosanto che non conosce eccezioni o deroghe e non può essere invocata a piacimento". E ha aggiunto: "Le attività dei Pro-Pal e dei rappresentanti dei centri sociali, che stamattina hanno messo in scena una vergognosa protesta davanti alle sedi de Il Giornale e Libero, devono essere duramente stigmatizzate". Barelli ha dato il sostegno degli azzurri alla famiglia Angelucci "che, con coraggio e determinazione, ha sempre fatto del pensiero libero il pilastro fondante dei suoi quotidiani" e ha espresso la sua vicinanza "ai direttori e ai giornalisti dei due giornali nella certezza che mai si piegheranno di fronte a pressioni politiche pericolose e strumentali che evocano giorni bui della nostra storia".

La senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d'Italia, NM, Udc, Maie, ha parlato di "intollerabile attacco alla libertà di stampa e di espressione e ad Israele" che è stata messa in scena dai Pro-Pal e dai membri dei centri sociali. "Proprio quello che dicono di voler difendere, la pace e la libertà, viene falcidiato dai loro gesti che dovrebbero essere condannati da tutti i partiti dell'arco politico, senza distinzioni di sorta", ha attaccato Biancofiore che ha aggiunto: "Sono loro, travestiti da pacifisti ma guerrafondai di fatto, a criminalizzare e intimidire chi ha l'unica colpa di fare il proprio mestiere in piena di libertà di pensiero sancita dalla Costituzione e dalla Carta dei diritti dell'uomo". Secondo la senatrice, le notizie "possono piacere o meno ma non devono mai essere usate per mettere alla gogna chi ha un'idea diversa dalla tua". Biancofiore ha espresso la sua solidarietà "alle redazioni dei due quotidiani, ai rispettivi direttori e alla famiglia di editori liberi Angelucci" e si è detta certa che questi ultimi "non si piegheranno alle menzogne che inutilmente provano a seminare questi odiatori seriali, professionisti del disordine e tupamaros dell'incoerenza".

Il senatore Matteo Renzi è stato il primo e, finora unico, esponente dell'opposizione ad aver mandato una nota sull'accaduto: "La mia solidarietà e quella di Italia Viva ai direttori e alle

redazioni di Libero e il Giornale per le contestazioni ricevute. Si possono e si debbono avere idee diverse ma mai la contestazione può arrivare all’attacco alle persone. La stampa è presidio di libertà e democrazia sempre".

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