"Per giorni senza cibo e riscaldamento". La denuncia sulla coop Karibu

I ragazzi ospiti nella comunità Karibu di Roccasecca si lamentano: "Oggi non abbiamo niente da mangiare". La scoperta di Non è l'arena: "Mancano cibo e acqua calda da almeno sei giorni"

"Per giorni senza cibo e riscaldamento". La denuncia sulla coop Karibu

Il caso che ha travolto Aboubakar Soumahoro continua a trovare ampio spazio nel dibattito politico del nostro Paese. L'ultima puntata di Non è l'arena, programma in onda la domenica sera su La7, ha riservato grande attenzione alla vicenda relativa alla cooperativa Karibu in seguito a ciò che sta continuando a venire a galla. Tra stipendi non pagati e condizioni di quotidianità non proprio ideali, si delinea una situazione sempre più imbarazzante per la sinistra nostrana.

Silvio Schembri, inviato di Non è l'arena, si è recato a Latina per cercare di ottenere risposte sulla questione. In attesa di parlare con la signora Mukamitsindo ha notato un gruppo di ragazzi stranieri uscire dalla sede della Karibu notevolmente infastiditi, delusi e amareggiati per quanto avvenuto da poco. "Niente di buono", è stata la lamentela che un ragazzo ha palesato davanti alle telecamere della trasmissione.

Non è stato possibile instaurare una conversazione in lingua italiana a causa delle difficoltà riscontrate dai giovani, motivo per cui è stato deciso di utilizzare un traduttore vocale sul cellulare per poter dialogare. Così i ragazzi hanno spiegato il motivo della loro presenza in quel posto: "Oggi non abbiamo niente da mangiare". Uno di loro ha confermato di essere nella comunità della Karibu, precisamente a Roccasecca (provincia di Latina). La richiesta espressa è quella di avere cibo ogni giorno.

A quel punto l'inviato di Non è l'arena ha deciso di andare a verificare di prima persona la realtà dei fatti nella comunità di Roccasecca dei Volsci. Lo scenario che si è presentato di fronte alle telecamere è palese: frigo quasi vuoto, freezer completamente vuoto. "Ragazzi, ma fa freddo qua...", ha annotato il giornalista. Che poi ha fatto una scoperta di non poco conto: "In struttura mancherebbero cibo e acqua calda da almeno sei giorni".

"Aspetta, aspetta, aspetta", è la risposta che i ragazzi denunciano di ricevere quando vengono avanzate determinate richieste. I contorni della situazione si commentano da soli: un ventilatore acceso per asciugare i vestiti, riscaldamenti spenti, un coltello al posto della maniglia della porta.

Silvio Schembri è riuscito a intercettare Michel che però non ha fornito risposte ben precise al grido d'allarme dei

ragazzi della comunità di Roccasecca. "Lo dicono i ragazzi che non hanno cibo...", si è limitato a dire. Allo stesso modo non è arrivata una precisazione da Mukamitsindo, entrata in macchina senza voler replicare.

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