Le giovani lolite che si vendevano alla Roma bene

RomaStudentesse di mattina, prostitute di alto borgo di pomeriggio. Due minorenni romane, di 14 e 15 anni, per mesi hanno vissuto un incubo, sfruttate da cinque adulti, che le facevano prostituire in un appartamento ai Parioli. I carabinieri sono arrivate a loro dopo la segnalazione della mamma di una delle due ragazze, che da settimane aveva notato un cambiamento radicale nel carattere della figlia e un'elevata disponibilità economica. L'altra madre, invece, sapeva tutto ed era tra i cinque aguzzini, nonostante era a conoscenza del fatto che con il denaro guadagnato le ragazzine acquistavano anche droga per uso personale.
Dalle indagini è emerso che le minorenni erano state adescate su Facebook da tre uomini, che le avevano avviate alla prostituzione, procacciando clienti e trattenendo una percentuale sui compensi ricevuti per gli incontri a pagamento. Uscite da scuola le giovani si andavano si recavano nell'appartamento, dove uno dei tre provvedeva alle incombenze connesse alla gestione dei clienti, che venivano reperiti attraverso inserzioni su siti di incontri on line, dove le due ragazze venivano spacciate per maggiorenni.

Tra i gravi reati contestati agli indagati, vi è l'induzione e lo sfruttamento della prostituzione minorile e la produzione di materiale pedopornografico. Uno dei cinque fermati deve anche rispondere di tentata estorsione, perché ha costretto una delle due a dargli 1500 euro per non divulgare un video hard in cui aveva faceva sesso con lei.

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