La colazione al mattino si consuma con calma, magari con cappuccino e un buon cornetto di pasticceria. Poi il caldo, si sa, fa venir voglia di bere una birra ghiacciata o un bel calice di bianco freddo a pranzo. E la sera, quanti rinunciano a un aperitivo colorato con l'aggiunta di patatine e pizzette varie davanti a un tramonto sul mare? Pochi, perché d'estate non ci si porta addietro la bilancia, si pensa soprattutto ad accantonare lo stress e a riconquistare relax e benessere. Ma al rientro a casa la bilancia nascosta in un angolo del bagno ci invita a fare due conti. E sono dolori, come racconta Coldiretti che ha preparato un'impietosa ricerca sulla pancetta degli italiani.
I numeri, infatti, raccontano che oltre la metà degli italiani (52 per cento) ha accumulato due o tre chili in più a causa degli stravizi delle vacanze. Beato quel 23 per cento che invece si sente in perfetta forma, perché ha fatto tanto nuoto, belle camminate e si è limitato a tavola. Da non invidiare, invece, è quello sparuto 2 per cento dei vacanzieri che invece è riuscito a dimagrire. Ma non per scelta. È capitato in posti poco invitanti dal punto di vista alimentare e ha sofferto per la mancanza di cibi adeguati al proprio gusto. L'ultima fetta della popolazione, il 23 per cento, ha invece snobbato la bilancia.
Gli intervistati, infatti, si dicono non interessati alla linea: il riposo, durante l'estate, è per loro la cosa più importante. Ma ormai l'autunno è vicino. E la forma fisica è importante per donne e uomini soprattutto se la cerniera degli abiti non si chiude o bisogna aggiungere un paio di buchi alla cintura dei pantaloni. E molti, davanti allo specchio, si domandano: ma perché in estate si ingrassa? «Perché ci rilassiamo, siamo mentalmente più liberi» spiega il professor Giorgio Calabrese, esperto nutrizionista che mette il dito nella piaga. «Purtroppo molta gente diventa sedentaria in ferie, si muove poco, meno del solito. Basta guardare cosa avviene in spiaggia: su cento persone dieci corrono, giocano a pallone o con i taburelli, le altre novanta stanno a guardare». E poi c'è il fattore cibo.
«Si mangiano molti grassi e proteine: gustarsi un gelato alla frutta non è come addentare una bella pesca. E mangiare mozzarella e pomodoro o prosciutto e melone tutti i giorni non va bene. In più, si beve molto alcol rispetto all'acqua: birra fredda a pomeriggio e dopo cena a cui si aggiungono troppe bibite zuccherate».
Insomma, non c'è scampo: se si sgarra, si lievita. «Attenzione - precisa l'esperto - io non condanno le bevande alcoliche ma vanno consumate durante i pasti altrimenti stimolano l'insulina che a sua volta produce zuccheri: uno più uno non fa due, ma quattro nel nostro organismo. E il peso aumenta». I saggi consigli di Calabrese teniamoceli stretti per la prossima vacanza. Ora però cerchiamo di rimediare. Come? Il primo pensiero è quello della palestra. Ma con i tempi duri anche l'iscrizione pesa sul bilancio familiare.
Che fare per evitare i salassi? Come dimagrire senza misurarsi con diete drastiche e controproducenti? Calabrese propone la sua dieta alimentare che permette di perdere quei due chili di sovrappeso in 15 giorni. Innanzitutto il moto. Bisogna camminare un'ora al giorno, senza interruzioni. Poi a tavola si comincia con una colazione soddisfacente.
«Latte, the, biscotti, fette tostate anche con un velo di crema alla nocciola - rassicura Calabrese - Al mattino bisogna appagarsi per non arrivare a mezzogiorno affamati». A pranzo, invece, pasta, meglio se integrale.
«Bastano 50 grammi accompagnati da tanta verdura e un bel frutto, se ne mangia uno anche a merenda.
Insomma, il nutrizionista non ci fa morire di fame, anzi. Raccomanda solo l'abolizione dell'alcol (per non stimolare l'insulina) ma è un sacrificio sopportabile se limitato solo a due settimane.
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