Un segnale di ripresa arriva dal popolo delle partite Iva. A luglio ne sono state aperte 41.192 ex novo: in confronto al corrispondente mese dello scorso anno si registra, quindi, un leggero aumento (2,9%), e rispetto al mese precedente, l'incremento sale al 4,4%.
Quasi la metà delle nuove partite Iva - segnala l'Osservatorio del dipartimento delle Finanze - è dovuta a giovani fino a 35 anni. Inoltre, si nota un forte calo di aperture relativo alle società di persone (-20,3%) e apprezzabili incrementi per società di capitali e persone fisiche. Un effetto sia delle nuove norme che facilitano la costituzione di società a responsabilità limitata - le famose «Srl a un euro» - sia dell'adesione al regime fiscale di vantaggio riservato appunto ai giovani sotto i 35 anni, oltre che ai disoccupati e lavoratori in mobilità; il cosiddetto «regime dei minimi», che prevede una tassazione limitata per 5 anni al 5% degli utili dichiarati, con esenzione integrale Iva e Irap.
A sceglierlo nel mese di luglio sono state 10.213 persone fisiche, pari al 24,8% del totale delle nuove aperture.
Al contrario, la riforma Fornero che ha introdotto i paletti alle false partite Iva, utilizzate alper mascherare collaborazioni continuative spiega il calo delle aperture legate ad attività autonome e ditte individuali. Riguardo alla ripartizione territoriale delle aperture - si legge nel documento del ministero dell'Economia - il 42,4% si colloca al Nord, il 23,5% al Centro ed il 34% al Sud ed Isole. La classificazione per settore produttivo mostra che il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva: il 24,3% del totale, seguito dalle attività professionali con circa il 13%.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.