Interni

La "Green economy" del Pd: cosa sta succedendo coi rifiuti

I rifiuti dei romani trasformati in energia per riscaldare le case olandesi

La "Green economy" del Pd: cosa sta succedendo coi rifiuti

I rifiuti di Roma utilizzati per produrre energia, e riscaldare gli appartamenti. In Olanda.

È questo che avviene nella Capitale d’Italia, che manda la sua spazzatura al termovalorizzatore di Amsterdam.

Ogni venerdì sera un carico di 900 tonnellate di rifiuti viaggia da Roma a Civitavecchia, e da qui in treno per tre giorni attraverso le Alpi e la Svizzera arrivano in Olanda per essere smaltiti e recuperati a energia.

L’accordo costa al comune di Roma 200 euro a tonnellata, 28 milioni in 3 anni.

Ma da fine maggio verrà addirittura raddoppiato, con due spedizioni a settimana, 360 mila euro ogni 7 giorni, un milione e mezzo al mese.

Questo perché Roma non ha impianti di smaltimento sufficienti, in attesa che il sindaco Gualtieri, nominato commissario straordinario, riesca a costruire il termovalorizzatore di Santa Palomba entro il 2026.

Mentre i rifiuti di Roma vengono trasformati in energia dall’Olanda infatti, in Italia si è dovuti ricorrere all’escamotage del Giubileo, considerato un emergenza, per commissariare la realizzazione dell’opera necessaria a smaltire i rifiuti della Capitale sommersa dall’immondizia e dai cinghiali. Tutto mentre diverse forze politiche, 5 stelle, Verdi, Sinistra, ma anche parte della segretaria nazionale del Pd, ancora osteggia i termovalirizzatori. Alla ricerca di un’alternativa che non sono mai riusciti a spiegare.

Da qui nasce l’accordo che Ama, la municipalizzata di Roma, ha stretto con l'Amsterdam Waste and Energy Company (AEB).

I rifiuti capitolini vengono pressati in enormi balle e caricati in 16 vagoni ferroviari per il lungo viaggio di 1.300 chilometri che passa necessariamente attraverso altri paesiche passa anche per la linea ferroviaria svizzera Alptransit.

Mentre è notizia di oggi che sono stati chiusi i centri di raccolta di Villa Gordiani in via Teano e Tiburtina a Ponte Mammolo perché i cassoni scarrabili non sono a norma e devono ancora essere sostituiti: niente elettrodomestici, imballaggi, calcinacci, metalli, mobili. I centri che devono trattare i rifiuti e mandarli fuori Roma per essere smaltiti: le strutture sono sature, soprattutto a Ponte Malnome e RoccaCencia.

Ed è di oggi anche la notizia che 18 persone sono indagate per aver sottratto carburante ai mezzi della partecipata romana: dal 2017 al 2020 sarebbero stati sottratti all’Ama 293.858,19 litri di carburante utilizzando un metodo semplice: con le carte aziendali prepagate venivano fatti risultare rifornimenti a furgoncini che in realtà erano fermi in officina. Secondo la procura due dipendenti si sarebbero appropriati rispettivamente di carburante per 104.161 e per 97.381 euro, accordandosi con un benzinaio di via Flaminia Nuova, a Roma.

E mentre i camion di raccolta restano per ore in fila alle stazioni di trasparenza e i rifiuti che restano per strada vengono mangiati da gabbiani e cinghiali, l’assessore capitolina del Pd Sabrina Alfonsi in un video ha detto che “tenere l’immondizia in strada a Roma è ‘necessario’ per far crescere il consenso alla realizzazione del termovalorizzatore: se cominciamo a pulire la città, c’è meno esasperazione c’è meno consenso”.

Commenti