RomaTutti i politici corrotti in piazza, umiliati e processati. Ai lavori forzati, messi in catene dal popolo oppresso. Beppe Grillo sa che lesasperazione esiste ed è diffusa. Adesso lancia un appello esteso: «Ora cambia tutto. Noi cambiamo tutto». In unintervista al settimanale Sette in edicola domani riversa tutto quello che ha da dire. Il grillismo del futuro, il quadro di una nuova Nazione. Quasi una piattaforma di governo a 5 stelle. La provocazione sale al livello massimo: «Abbiamo delegato dei truffatori che dovranno rispondere di quello che hanno rubato - spiega a Gian Antonio Stella - ce lo ricordiamo come siamo finiti nella crisi. Quindi i responsabili verranno giudicati e dovranno restituire i soldi che hanno rubato come i mafiosi». Il linguaggio sembra addirittura più aspro, lui sembra fregarsene delle brecce pericolose che certi slogan possono aprire, di Napolitano, della giusta misura.
Laveva già detto, qualche settimana fa, scatenando lindignazione del Sud: «Lo Stato è peggio della mafia». Ora il ragionamento chiarisce quella sentenza. Il leader del Movimento 5 Stelle sogna il grande processo, la rivoluzione degli elettori, la nuova lotta di classe del terzo millennio, i governati contro i governanti: «Ci sarà un giudizio pubblico». Giudici saranno «cittadini estratti a sorte, incensurati», le caratteristiche che poi Grillo vuole dai suoi iscritti, «che diranno quali lavori socialmente utili far fare a questa gente che ha rovinato il Paese».
Le idee sono tante ma un po confuse. «Quali potranno essere i metodi per fare le cose nel modo giusto non lo so», ammette. E non è una questione di aule giudiziarie: «La magistratura non centra. Loro si prenderanno un avvocato».
Linquisizione grillina sarà seguita da una «iper democrazia senza i partiti con al centro i cittadini. Quando cè un partito si crea corruzione. Metteremo in rete tutto. Anche le discussioni del movimento». Sarà una democrazia «piena di referendum - nel sogno del comico genovese - bisognerà farci la mano, ma la democrazia dal basso è quella e dovremo modificare qualcosa della Costituzione, il Parlamento deve avere lobbligo di discutere delle leggi popolari. E poi il referendum senza quorum». È convinto che il suo movimento reggerà, lo si capisce dai programmi esposti: «Non ci saranno alleanze - chiarisce - In Parlamento ci saranno da una parte le banche, il potere finanziario, gli zombie, lindustria con le pezze al culo e dallaltra ci saremo noi che vogliamo un mondo diverso». «Noi», spiega, quasi da capogruppo parlamentare, «chiederemo aiuto ai massimi esperti del mondo. Parleremo di cose di cui siamo competenti. Avremo finalmente in Parlamento dei cittadini competenti», dice il capo del Movimento 5 Stelle.
Sa che continua a piacere. Sempre di più. Secondo lultimo sondaggio dellIstituto Piepoli, Beppe Grillo è al primo posto nella classifica degli italiani con maggior carisma e capacità di leaderhip, con il 46% delle scelte. Al secondo posto Silvio Berlusconi (31%), seguito da Luca Cordero di Montezemolo, con il 25%. Poi il premier Mario Monti (22%), e dietro Matteo Renzi (17%). Sul suo blog, aggiornato quotidianamente, ieri Grillo ha lanciato la proposta della «nazionalizzazione delle banche». Ma ha affrontato anche le prime conseguenze della sua impetuosa ascesa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.