Grillo: "Napolitano faccia un passo indietro"

Il comico sul suo blog: "Gli chiedo il passaggio del testimone a un altro presidente che deciderà se sciogliere le Camere o proporre scenari di governo diversi da quello attuale"

Grillo: "Napolitano faccia un passo indietro"

Beppe Grillo completa il cerchio. Ieri se l'è presa con il Pd, smentendo ogni ipotesi di accordo con il partito di Epifani nel caso in cui il governo Letta dovesse andare a casa nel giro di poco tempo. Oggi, invece, il leader del Movimento 5 Stelle prende di mira il Capo dello Stato. Lo fa in modo diretto, chiedendogli, senza troppi giri di parole, di lasciare il Quirinale. "Chiedo a Napolitano il passaggio del testimone a un altro presidente che deciderà se sciogliere le Camere o proporre scenari di governo diversi", scrive Grillo su un tweet che riprende un post sul suo blog.

"Napolitano ci ha provato - argomenta Grillo -. Lui voleva, vuole, lo status quo, la stabilità politica. Ha creduto che un governo delle larghe intese potesse impedire il crollo del Paese. Invece ha ottenuto l’effetto contrario. È stato un doppio azzardo voler rimanere per un altro settennato e accettare un governo condizionato da Berlusconi imputato in più processi che, fosse solo per la statistica, poteva diventare un pregiudicato in breve tempo".

Grillo è disposto a concedere la buona fede al Capo dello Stato: "Non voglio, né mi interessa, mettere in discussione la buona fede del presidente della Repubblica". E attacca: "Le sue decisioni si sono rivelate un rischio maldestramente calcolato" ed "hanno consegnato il Paese all’immobilità per mesi mentre l’economia franava".

Poi va sul personale: "Napolitano è un signore che fa politica dal dopoguerra, in Parlamento dal 1953, conosce deputati, senatori, ministri come un anziano maestro di scuola conoscerebbe ad uno ad uno i suoi ex allievi. È l’ultimo dei politici della Prima Repubblica ancora sulla scena, dopo la scomparsa di Andreotti, Cossiga e di tanti altri". E va giù con l'affondo pesante: "È, che lo voglia o meno, il vero punto di riferimento di un Governo di nani". E insiste come un martello: "Un’alternanza al Quirinale avrebbe prodotto un cambiamento, un’uscita da una situazione cristallizzata, così non è stato".

Poi Grillo fa una grande scoperta (dell'acqua calda): "Nessuno, e Napolitano lo sa meglio di altri, è insostituibile". Ha ragione al 100% Grillo, ma non è stato certo Napolitano a chiedere di fare il bis al Quirinale. Per il comico genovese all'origine del male c'è "re Giorgio". "Lui è oggi, che lo voglia o meno, il garante di una situazione politica destinata al fallimento che ha consentito e avallato. Gli chiedo un passo indietro, il passaggio del testimone a un altro presidente che deciderà se sciogliere le Camere o proporre scenari di governo diversi da quello attuale che è insostenibile come Napolitano stesso probabilmente ammetterebbe in privato. Ci sono sempre alternative, signor Presidente, e oggi è necessario voltare pagina".

Interessante, a questo punto, soffermarsi un attimo sulle alternative cui fa riferimento Grillo.

Quali sarebbero? Possibile che il Movimento 5 Stelle (che per bocca del proprio leader ha smentito qualunque accordo con le altre forze politiche) non voglia far parte, a pieno titolo, degli "scenari diversi di governo"?

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