Grillo sullo ius soli: "Ci vuole un referendum". Poi minaccia i giornalisti

Il leader del M5S: "C'è stato un golpe contro di noi". Letta ribatte: "Parole inaccettabili, così ferisce le nostre istituzioni"

Grillo sullo ius soli: "Ci vuole un referendum". Poi minaccia i giornalisti

Beppe Grillo torna alla carica. In una lunga conversazione con i giornalisti messa in onda da Sky Tg24, il portavoce del Movimento 5 Stelle ribadisce che "c’è stato un golpe, un colpo di Stato. Ci hanno messo in un angolo, si sono riuniti in quattro in una notte a fare verifiche: questa è la continuazione dell’agenda Monti". La risposta di Enrico Letta non si è fatta attendere: "Parole inaccettabili. Respingo al mittente la parola colpo di Stato, così ferisce le istituzioni del nostro Paese, è una parola totalmente inaccettabile".

Poco dopo, Grillo dal suo blog ha controbattuto al premier: "Un mantenuto dalla politica dal 1996, Enrico Letta, ci fa lezioni di morale. Non le accettiamo da una persona che si tiene stretta i 46 milioni di euro di rimborsi elettorali del pdmenoelle".

Poi il leader di M5S, parla dello ius soli e afferma che "è un problema che riguarda la geopolitica, non possono deciderlo i vertici di un partito. Si discute e poi la sentenza deve essere decisa da un referendum". A chi gli ha fatto osservare che il referendum propositivo non esiste nell’ordinamento italiano, ha risposto: "Lo mettiamo nella Costituzione, siamo per inserire i referendum propositivi dentro la Costituzione e l’obbligo per il Parlamento di discutere le leggi popolari. Abbiamo fatto 350mila firme per Parlamento pulito, l’hanno messa in un cassetto...".

Infine, Grillo ha minacciato i giornalisti: "È bellissimo sapere che fate sondaggi...State molto attenti a fare dossier su famiglie e moglie, attenti perché noi faremo altrettanto. Non è un consiglio, è proprio una minaccia".

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