Homeday dell'Ance. Buzzetti:«Il governo aiuti l'edilizia»

Il titolare per le Infrastrutture e i Trasporti, Maurizio Lupi: «Il governo ritiene che il tema casa sia fondamentale». Il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli: «Il settore dell'edilizia è determinante per la ripresa».

Homeday dell'Ance. Buzzetti:«Il governo aiuti l'edilizia»

La legge di Stabilità «sta rimettendo in discussione la centralità dell'edilizia» come volano per la ripresa dell'economia. I presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, apre con questo grido d'allarme la manifestazione a Roma dell'Homeday «La casa ci tira su».
«Avevamo preso atto con favore - sottolinea il numero uno dei costruttori - della volontà del governo di rimettere al centro l'edilizia quale motore per far ripartire l'economia. Ma la ripresa non passa in mille tentativi temporanei disperdendo le risorse su troppi capitoli, che finiscono per non essere incisivi e risolutivi».
Nella sede romana dell'Ance c'è anche il titolare per le Infrastrutture e i Trasporti, Maurizio Lupi. Che risponde: «Il governo ritiene che il tema casa sia fondamentale».
All'«Homeday» ilministro ricorda che l'esecutivo «ha già approvato con un decreto legge un piano casa importante» e aggiunge: «Non voglio la proroga del decreto antisfratti perchè non possiamo affrontare i problemi con strumenti vecchi, c'è già un fondo di 40 milioni sulla morosità incolpevole e vedremo di aumentarlo. In più, dobbiamo cercare di fare in modo che si possa accedere all'invenduto» .
Sul fondo per la morosità incolpevole Lupi precisa: «Vedremo se dovrà essere fatto con un nuovo decreto o con l'inserimento nella legge di Stabilità, anche se mi sembra difficile».
Il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, al convegno dell'Ance afferma: «Il settore dell'edilizia è determinante per la ripresa. È nostro interesse una ripresa del comparto dell'edilizia». E spiega che il forte calo della domanda di finanziamenti sia da parte delle imprese di costruzione che da parte degli acquirenti di abitazioni crea problemi anche alle banche.
La fotografia scattata sulla base dei dati dell'Ance e presentata in occasione dell'Homeday è preoccupante.
I mutui per l'acquisto di una casa sono diventati sempre più un miraggio: negli anni che vanno dal 2007 al 2012, si è registrato un crollo di oltre il 60%, da 62,7 miliardi di euro a 24,7 miliardi, e nei primi sei mesi del 2013 l'emergenza è ancora peggiorata, con una flessione del 18% rispetto all'anno precedente.
Ad essere penalizzate, denuncia l'associazione dei costruttori, sono state tutte le famiglie italiane. Oggi le garanzie, la quota contante richiesta e la durata del finanziamento rendono quasi impossibile anche per le classi medie accedere alla casa.
Considerando una quota di risparmio annuo di circa il 30% del reddito, nel 2007 servivano 3 anni per mettere da parte i soldi necessari a dare la quota contante per comprare casa, nel 2013, invece,evidenzia l'Ance, ce ne vogliono circa 8, quasi il triplo.


Questo perchè, spiega l'associazione dei costruttori, a causa della crisi finanziaria e del peggioramente nelle condizioni di erogazione dei mutui, in questi anni, si è ridotta sensibilmente la quota di mutuo concesso rispetto al prezzo della casa. Peggio ancora per le fasce a basso reddito, inferiori a 1.500 euro netti al mese: la quota dei mutui a loro concessi si è ridotta infatti di un terzo.

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