Lo si apprende dal sito ufficiale della Camera dei deputati: due grillini lasciano il Movimento 5 Stelle per iscriversi (non si sa se temporaneamente) al Gruppo Misto. Si tratta di Vincenza Labriola e Alessandro Furnari. Due dissidenti che hano scelto di abbandonare Beppe Grillo, ed ora incorrono nell’ostracismo - e negli insulti - della Rete. Fin dalla mattina si era capito che qualcosa sarebbe successo. Da quando cioè Furnari, su Facebook, aveva annunciato la decisione con le relative spiegazioni entro l’inizio della possima settimana.
"I giornalisti possono sbagliare - aveva scritto Funari - può capitare di distrarsi e scrivere una cosa per un’altra. Sono sempre stato per la chiusura dell’area a caldo» dell’Ilva, «lo sono ancora e lo sarò sempre". Ma poi aveva aggiunto: "Relativamente alle spiegazioni in merito a quanto sta accadendo, le renderò note all’inizio della prossima settimana". La Rete ha reagito senza aspettarle. Giuseppe D’Ambrosio, grillino fedele alla linea e presidente della Giunta delle elezioni, crea un link con la foto di Labriola e saluta: "Benvenuta nel fritto misto". Poco dialogante, magari, ma niente in confronto a quello che viene poi. "Tutti quei soldi non si potevano proprio buttare!", scrivono gli attivisti indignati. E sul profilo di Furnari: "ELIMINIAMOLO in gran massa dai nostri contatti... non ci merita...». Il più esplicito: «Furnari sei una m.... di uomo". Acido infine l’addio ufficiale dal parte del gruppo grillino di Montecitorio: "Auguri a Vincenza Labriola e Alessandro Furnari di buon lavoro con l’auspicio che riescano a concretizzare molti efficaci progetti di legge: nel MoVimento 5 Stelle non sono infatti riusciti a proporne neppure uno, oltre ad aver apposto le loro firme a progetti altrui, siglando appena un paio di interrogazioni in due, in tre mesi di lavoro". Ancora: "Siamo certi che al gruppo misto lavoreranno molto meglio anche considerando che saranno finalmente liberi di disporre di tutto il denaro spettante senza dover più adempiere agli impegni presi con il codice di comportamento e col 'fastidioso' Beppe Grillo". Non esattamente una separazione consensuale.
Che gli umori non siano dei migliori lo dimostra l'ultimo post di Grillo. "Il Parlamento ha ancora un senso? Va riformato, abolito? Una cosa è certa, oggi non serve praticamente a nulla. Il Parlamento, luogo centrale della nostra democrazia, è stato spossessato dal suo ruolo di voce dei cittadini. Ed ora emette sussurri, rantoli, gemiti come un corpo in agonia che sono raccolti da volenterosi giornalisti per il gossip quotidiano. A che serve questo Parlamento? A cosa servono le elezioni? Il Parlamento è incostituzionale in quanto il Porcellum è incostituzionale e ora pretende di cambiare la Costituzione su dettatura del pdl e del pdmenoelle? Follia.
Il Parlamento potrebbe chiudere domani, nessuno se accorgerebbe. È un simulacro, un monumento ai caduti, la tomba maleodorante della Seconda Repubblica. O lo seppelliamo o lo rifondiamo. La scatola di tonno è vuota. Ripeto: la scatola di tonno è vuota".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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