Grazie a ministro Balduzzi, ma il 12 febbraio ostetrici e ginecologi sciopereranno. Si è concluso con un nulla di fatto l'incontro tra Fesmed, Aogoi, Sigo e i chirurghi dell`Acoi con il ministro della Salute Renato Balduzzi dopo l`annuncio dello sciopero, al quale hanno aderito anche i ginecologi dell`Agite e le ostetriche dell`Aio, che sfocerà il 12 febbraio prossimo nel blocco dell`attività di tutti i punti nascita italiani, nonch delle visite specialistiche, delle ecografie ostetriche e degli esami clinici, fatte salve le urgenze indifferibili, che saranno comunque garantite.
«Ringraziamo il Ministro per la rapidità della convocazione e per la sua disponibilità ad ascoltare le nostre richieste.
Abbiamo offerto la nostra collaborazione agli organismi ministeriali per l`attuazione delle proposte avanzate dal ministro Balduzzi a creare tavoli tecnici», spiegano i medici in una nota congiunta.
«Abbiamo ribadito che la nostra protesta è rivolta soprattutto ad attrarre l`attenzione di tutte le forze politiche affinchè si facciano carico di inserire nei rispettivi programmi di governo la problematica del contenzioso medico legale e introdurre i correttivi necessari per raffreddarlo, contenendo cos il fenomeno della medicina difensiva, e contemporaneamente affrontare e risolvere i problemi della sicurezza dei punti nascita nell`interesse della salute e del benessere della mamma e del bambino».
Tuttavia, la disponibilità del ministro «non può essere considerata un elemento sufficiente e risolutivo per poter farci recedere dalla nostra ferma intenzione di proclamare lo sciopero per il 12 febbraio. Sciopero che sarà formalizzato, secondo la normativa vigente, lunedì 21 gennaio».
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