I giudici «arrestano» la protesta Sette Forconi finiscono in cella

Tra il 9 e l'11 dicembre scorso erano scesi per strada facendo sprofondare nel terrore Andria e Barletta, che per lunghe ore rimasero isolate: strade bloccate, commercianti costretti a chiudere, minacce a imprenditori, pugni e calci contro una banca nel tentativo di imporre una serrata; a distanza di poco più di un mese sette persone, che parteciparono a quelle tre giornate ad alta tensione organizzate dal movimento dei Forconi (nella foto la protesta), sono state arrestate con il beneficio dei domiciliari. Il provvedimento è stato disposto dal gip su richiesta della Procura di Trani, che ha scelto la linea dura nei confronti dei protagonisti. Ieri la svolta, anche se il procuratore Carlo Maria Capristo annuncia che «gli accertamenti non sono conclusi e altri presto faranno i conti con la giustizia».

Insomma il caso non è chiuso. Tanto più che gli indagati sono una cinquantina. Per altre diciotto persone è già scattato l'obbligo di dimora. Le accuse sono violenza privata, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale.

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