I grillini scelgono Skype per le lezioni di diritto

Contatti diretti con i professori. Smentito il corso alla Luiss per i neoeletti del M5S: ciclo di videoconferenze sulle regole del Parlamento

I grillini scelgono Skype per le lezioni di diritto

Roma - Che differenza c'è tra un disegno di legge e un decreto? E tra un ordine del giorno e un emendamento? In Commissione la sede referente e quella deliberante si trovano nello stesso posto? Cercasi esperto di lavori d'assemblea per corso intensivo urgentissimo e possibilmente a costo contenuto.
È vero o no che Beppe Grillo ha deciso di far prendere lezioni di «tecnica parlamentare» agli eletti del Movimento 5stelle? Nei giorni scorsi è circolata la notizia che l'università Luiss era stata contattata proprio per organizzare un corso accelerato per i grillini completamente a digiuno di diritto costituzionale e parlamentare. Notizia però prontamente smentita sia dal direttore generale della Luiss, Pier Luigi Celli, sia dal maggiore «indiziato» ovvero il professore di Diritto ordinario delle assemblee elettive, Nicola Lupo. «Sono molto incuriosito da questa notizia - ha confessato Celli - Ma l'ho soltanto letta sui giornali e non mi risultano contatti». Indubbiamente nelle loro prime dichiarazioni pubbliche i grillini sono riusciti a collezionare un bel mazzetto di gaffe, rivelando, tra le altre cose, di non sapere che un governo ha bisogno della fiducia per governare e il numero esatto di senatori e deputati. E se la dote principale degli appartenenti al Movimento 5 Stelle è proprio la loro verginità politica una volta entrati in Parlamento questa totale inesperienza rischia di trasformarsi in un boomerang che potrebbe ridurli all'impotenza, impantanandoli in regole e procedimenti a loro ignoti.

Insomma di queste lezioni i grillini hanno bisogno e il contatto con alcuni professori ci sarebbe stato a livello del tutto personale, non passando attraverso l'istituzione universitaria. Anche perché dietro la Luiss c'è Confindustria che non nutre molta simpatia per il Movimento a 5 stelle. Anzi. Qualche giorno fa proprio il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha bocciato senza appello le proposte del Movimento. «Se applicassimo il programma di Grillo l'industria italiana sarebbe finita», aveva detto Squinzi. Insomma pure se ci fossero stati contatti tra la Luiss e i grillini dopo le dichiarazioni di Squinzi si sarebbero comunque interrotti.

I neoeletti grillini però non vogliono rinunciare a imparare almeno l'Abc delle tecniche parlamentari e dunque la soluzione trovata sarebbe quella di una serie di lezioni via Skype. Un pacchetto di videoconferenze organizzato in modo da seguire in collegamento il professore garantendo così oltre a un notevole risparmio economico anche una maggiore privacy.

È ovvio che 163 persone, i 109 deputati ed i 54 senatori eletti con il Movimento 5 Stelle, riunite non potrebbero passare inosservate, tenendo anche conto del fatto che Grillo e grillini sono al centro del mirino di tutti i media che registrano passo passo tutti i loro movimenti. Mistero fitto infatti anche intorno ai professori contattati. Tutti i nomi fatti sino ad ora, oltre allo stesso Lupo, si era parlato di Loretta Napoleoni e Paolo Mottona, sono stati smentiti dai diretti interessati.

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