RomaMeritocrazia, primo punto della rottamazione renziana, giovani bravi contro vecchi raccomandati dai padrini.
Il giovane trentasettenne Renzi però qualche aiutino lo ha avuto, in entrambi i lavori che ha fatto sinora, cioè il dirigente aziendale e il politico. Sia nell'uno che nell'altro c'è di mezzo babbo, Tiziano Renzi. Nelle prime biografie (autoprodotte) dell'enfant prodige democratico si leggeva che «nel 1994 ha fondato la Chil srl, società di Marketing Diretto di cui ha poi ceduto le quote». Poi qualcuno, dalle parti dell'Arno, ha fatto due conti e incrociato qualche informazione.
Nel '94 Renzi aveva 19 anni, va bene che è un prodigio (vinse anche 48 milioni di lire alla Ruota della fortuna di Mike), ma fondare un'azienda a 19 anni, manco Zuckerberg e il suo Facebook... Infatti l'ha fondata il babbo, e la biografia si è attestata su un più ragionevole «ha lavorato con varie responsabilità per la Chil srl, società di servizi di marketing, di cui è dirigente in aspettativa». Dirigente in aspettativa nell'azienda di famiglia, niente di male, ma si presume che non abbia dovuto spedire il curriculum al babbo. E in politica, è un self made Renzi? Mica tanto.
Sempre il babbo, il Tiziano, l'ha preceduto, anche se con minor fortuna, perché non ha mai fatto le primarie del Pd, ma solo il consigliere comunale di Rignano sull'Arno tra il 1985 e il 1990, per la Dc.
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