I sindacati di base alzano il tiro, Garante snobbato sugli scioperi. In piazza "i teppisti per Allah"

Accampamenti montati in tutta Italia. Il Mit: "Le regole vanno rispettate"

I sindacati di base alzano il tiro, Garante snobbato sugli scioperi. In piazza "i teppisti per Allah"
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«Stato di agitazione permanente e occupazione di 100 piazze per Gaza». Con questo proclama, il sindacato Usb, insieme a Global Movement for Gaza, il movimento studenti palestinesi italiani, l'Udap e la comunità palestinese in Italia, ha annunciato la nuova forma di protesta per la Palestina alla vigilia dell’annuncio dei blocchi negli aeroporti principali del Paese. «A partire da venerdì 26 settembre creiamo accampamenti permanenti in ogni città nelle grandi piazze. A Roma piazza dei Cinquecento, da dove è partito lo sciopero generale. A Genova nei pressi del valico 3, dove sono stati raccolti gli aiuti», si legge ancora nella nota. «Sciopero generale senza preavviso se bloccheranno la Flotilla», avevano dichiarato nei giorni scorsi le realtà a supporto dell’Usb: Rete dei Comunisti, Potere al Popolo, Cambiare Rotta e Osa, che si muovono nell’alveo dell’estremismo militante di sinistra, giovanile e non. Nelle piazze sono previsti piccoli manipoli di attivisti H24 per non smobilitare il presidio, «siamo l’equipaggio di terra, dobbiamo entrare in azione contro il sionismo», annunciano da Cambiare Rotta e Osa.
«Dopo le piazze e gli scioperi delle ultime settimane è il turno di tutti gli atenei del Paese, rilanceremo le manifestazioni in tutta Italia», è l’annuncio di Pierluigi Marini dell'Unione degli universitari.
Le «100 piazze» sono attualmente orientate alla manifestazione nazionale di Roma del 4 ottobre, per la quale si stanno organizzando pullman da tutta Italia e i «teppisti di Allah», come si sono autodefiniti nelle community che rilanciano l’evento, non lasciano presagire niente di buono. Ignorando l’appello di Sergio Mattarella alla Flotilla a rinunciare all’approdo a Gaza, il segretario della Cgil Maurizio Landini ha deciso di aderire allo «sciopero generale» se «la missione viene bloccata, se vengono sequestrate le navi, se c'è un nuovo attacco». Ha aderito alla manifestazione anche l’Arci di Roma, che sarà «giorno e notte» in piazza dei Cinquecento nella Capitale, ribattezzata «piazza Gaza in difesa del popolo palestinese e della Flotilla» all’inizio del presidio al grido di «blocchiamo tutto» da parte del sindacato Usb.
Nella giornata di ieri, il sindacato Usb ha puntato il dito contro il Garante degli scioperi denunciando quello che definiscono «grave intervento intimidatorio» una «indicazione alla revoca dell’azione di sciopero perché le motivazioni includerebbero temi riferiti al rifiuto della guerra, agli scenari di violazione dei diritti umani in Palestina e che siano diversi da quelli della Cub Trasporti». Il riferimento è allo sciopero del trasporto aereo convocato per la giornata di ieri: un’indicazione che, ha sottolineato il sindacato Usb, non è stata seguita.

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è inserito nella vicenda prendendo atto dell’intervento del Garante e sottolineando che «il diritto alla mobilitazione non è in discussione, ma ci sono delle regole che vanno rispettate anche a tutela degli altri cittadini».

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