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Prima della idea choc sull'Imu, il Cav già a un passo dalla sinistra

Secondo l'ultimo sondaggio Tecnè, che risale a sabato scorso, il distacco era del 4%. Bersani trema...

Prima della idea choc sull'Imu, il Cav già a un passo dalla sinistra

La rimonta è davvero a un passo. Silvio Berlusconi sorride soddisfatto, annunciando di avere qualche cartuccia ancora da sparare prima che finisca la campagna elettorale, mentre la sinistra sente con maggiore insistenza l'odore della sconfitta. Ad ogni sondaggio che viene preparato il quartier generale di via del Nazareno suda freddo: nel giro di poche settimane il Cavaliere ha quasi azzerato il divario tra il centrodestra e la coalizione capitanata da Pier Luigi Bersani. Secondo un sondaggio Tecnè, effettuato per Sky Tg24 prima che l'ex premier lanciasse la proposta di rimborsare i soldi dell'Imu agli italiani, la coalizione guidata da Berlusconi (28,9%) è a soli quattro punti da quella di Bersani (32,9%). Secondo diversi analisti, però, la restituzione della tassa sulla casa e il condono potrebbero pesare un paio di punti percentuali.

L'incubo degli anti berlusconiani è sempre più concreto. I democratici che, fino a qualche settimana fa, si sentivano già la vittoria in tasca. Tanto che, lo scorso agosto, già facevano circolare "pizzini" per mettersi d'accordo su come spartirsi le poltrone. Allora, una gola profonda del Partito democratico aveva "cantato" a un cronista del Foglio l'organigramma del futuro esecutivo: Bersani a Palazzo Chgi (con delega al dicastero dell'Economia), Massimo D'Alema ed Enrico Letta ministri, Walter Veltroni alla presidenza di Montecitorio. Nel giro di pochi mesi, però, Bersani e compagni si sono bruciati quasi dieci punti di distacco. Lo scandalo Mps e l'eccezionale campagna elettorale del Cavaliere stanno definitivamente convincendo gli italiani (e in particolar modo gli elettori più indecisi) che alle prossime elezioni, mai come prima, si troveranno dinnanzi una vera e propria scelta di campo. Dopo tredici mesi di politiche di austerity e di tasse, Berlusconi ha proposto agli elettori misure chiare tese a rilanciare il sistema Italia. Dall'abolizione dell'imposta sulla prima casa al rimborso dell'Imu versata nel 2012, dalla detassazione per le imprese che assumono i giovani alle politiche sociali per le famiglie meno abbienti: il piano economico del Cavaliere si impone in netta antitesi rispetto alle politiche messe in campo fino a oggi da Mario Monti e rispetto al programma sottoscritto da Bersani e Vendola.

Secondo il sondaggio Tecnè, la coalizione di centrosinistra formata, da Pd, Sel e Centro democratico, si aggira intorno al 32,9% registrando un calo dell'1,4% rispetto al precedente ribasso incassato in seguito allo scandalo del Monte dei Paschi di Siena. In continua salita è, invece, la coalizione di Berlusconi che registra un ulteriore balzo in avanti dello 0,3% e si porta al 28,9 per cento. Per la sinistra il margine di vantaggio è sempre più ridotto (appena 4 punti percentuali) e non tiene ancora conto della proposta lanciata ieri da Berlusconi. Il rimborso dell'Imu potrebbe spostare ulteriormente il voto a favore del Pdl. Sebbene l'idea sia stata subito bocciata dalla sinistra e dai montiani, analisti e sondaggisti concordano sulla portata della mossa del Cavaliere. "Senz'altro funzionerà", assicura l'istituto Piepoli. Sebbene sia ancora presto per dare numeri precisi, la restituzione dell'Imu potrebbe valere 2 punti percentuali. Se così fosse, gli incubi notturni di Bersani potrebbero anche diventare realtà.

Le distanze sono nettamente maggiori nelle rilevazioni statistiche di Emg divulgate dal TgLa7 di Enrico Mentana. Rispetto alla scorsa settimana la distanza si accorcia ma resta comunque 8 punti. I sondaggi indicano infatti che il centosinistra è ancora in vantaggio con il 35,9% ma perde lo -0,9% rispetto la scorsa settimana. In particolare, in calo risulterebbe tutta la coalizione: il Pd sarebbe al 30,2% (-0,5%), Sel al 4,6% (-0,1%) mentre altri partiti alleati arriverebbero all’1,1% (-0,3%). La coalizione guidata da Mario Monti risulta invece in lieve crescita al 14,6%, con Scelta civica con Monti che sale al 10,1% mentre Udc e Fli sono in calo, rispettivamente al 2,8% (-0,3%) e all’1,7% (-0,1%).

Il centrodestra totalizzerebbe invece il 27,9% (-0,1%) con il Pdl che perde lo 0,4% rispetto la scorsa settimana e scende al 19,6%, la Lega Nord-Lista Lavoro e Libertà al 4,8%, La Destra all’1,1% (-0,5%), Fratelli d’Italia allo 0,8% e tutti gli altri partiti di centrodestra (Grande Sud, Mpa, Intesa Popolare, Mir, Pensionati, Liberi per l’Italia Equa) che otterrebbero nel complesso l’1,6% (?,6%). Non irrilevante la crescita del Movimento 5 Stelle che recupera l’1% e arriva al 14,5% mentre la coalizione capeggiata da Antonio Ingroia di Rivoluzione civile flette al 4,6% (-0,4%), con un’astensione al 25,9%, le schede bianche al 2,2% e gli indecisi all’8,2%. Infine altri partiti tra cui Fare, per fermare il declino (che guadagna lo 0,4% e sarebbe all’1,4%), Amnistia Giustizia e Libertà (0,4%), e altre formazioni (0,7%) costituirebbero una

538em;">fetta del 2,5%.

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