"L’Imu è una cambiale pagata a Berlusconi". A dirlo è Matteo Renzi, contraddicendo quello che aveva asserito ieri Enrico Letta, ossia che il suo esecutivo non è affatto succube del Cavaliere.
Insomma, l'ex rottamatore contrasta la linea del premier e lo critica: "La sinistra che piace a me deve uscire dall’idea che le tasse siano l’unico motore per la crescita di un territorio. In Italia si lavora fino al venti luglio per far contento il fisco. Serve immediatamente un segnale di discontinuità, è indispensabile cambiare sulle tasse", afferma il sindaco di Firenze a Radio24.
La risposta del segretario del Pd non si è fatta attendere. "La riforma dell’Imu non è stato il regalo di nessuno, è un regalo al buon senso. Dobbiamo spiegare bene il problema perché ci sono tante tipologie di persone e di abitazioni. La riforma può essere un passo avanti per trovare la composizioni a tutte le esigenze. Ci sono fasce per cui il pagamento dell’Imu è difficile e per altre no. Per questo mi piace l’idea di una riforma generale, non serve
l’improvvisazione perché riguarda tante tipologia", dice Guglielmo Epifani.
Renzi poi smentisce ancora una volta di puntare alla segreteria del Pd perché "se io ora facessi la campagna per diventare segretario del pd sembrerebbe che il mio obiettivo sia quello di sedermi su una poltrona. Il problema non è cosa voglio fare io ma cosa vuol fare il Pd. È un grado di esprimere idee proprie per il paese o sta solo a rimorchio? Non si deve preoccupare di cosa fa Berlusconi".
Infine, un appello a Romano Prodi che pare sia prossimo ad abbandonare il Pd: "Spero che non lo faccia. Io sono dell'idea che ci debbano essere solo due partiti, per cui non sono contento che la gente se ne va dal partito. Mi auguro che ci ripensi".
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