"Incidenti? Più zone 30 per ridurli"

L'assessore punta ad estendere i limiti: "Faremo un'ordinanza per ogni strada"

"Incidenti? Più zone 30 per ridurli"
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La via per far sì che calino gli incidenti stradali? Ridurre la velocità dei mezzi in circolazione. Questa la ricetta dell'assessore alla Mobilità del Comune Arianna Censi, che ha spiegato la sua visione della mobilità del futuro al convegno «Mobilità anno zero» organizzato da Il Giornale e Moneta ieri alla Fondazione Feltrinelli. «La maggioranza degli incidenti con feriti gravi e morti dipende dall'eccesso di velocità e il nostro obiettivo è arrivare a zero incidenti: sono convinta che la riduzione della velocità a 30 km orari sia un elemento fondamentale - spiega l'assessore -. Abbiamo realizzato 100 nuove strade 30/km in prossimità delle scuole, perché credo che sia il luogo più sensibile, ma quello che penso è rendere tutte le vie urbane, ad eccezione ovviamente delle arterie ad alto scorrimento e quelle che si immettono in città, con un limite di 30 chilometri orari. Con il nuovo decreto dobbiamo fare un'ordinanza per ogni strada quindi il lavoro è molto rallentato».

Le zone 30, così come la difesa delle piste ciclabili, i nuovi parcheggi di interscambio, la ztl del Quadrilatero e i divieti alla circolazione, rientrano in un ragionamento complessivo, su cui l'amministrazione Sala cala la maschera: «Milano sta facendo quello che fanno tutte le grandi metropoli, ovvero diminuire il numero delle auto in circolazione - premette Censi -: oggi le auto che girano in città fanno 8mila chilometri l'anno, mentre le auto condivise percorrono 120mila chilometri l'anno e lo fanno a un costo molto interessante per l'utente». Va in questa direzione l'introduzione di Area C a pagamento anche nei week end: «La delibera è pronta ma bisogna aspettare l'approvazione del piano generale del traffico urbano, che deve essere approvato dal consiglio comunale. Ora l'urbanistica e il grande tema della casa hanno un po' spostato in là questo ragionamento» ma sicuramente il provvedimento verrà licenziato entro la fine del mandato. «La cosa certa è che l'indirizzo che ci è stato dato, e che io condivido, è di allargare anche al weekend il pagamento ad eccezione dei residenti in questo caso, che durante il fine settimana devono essere liberi di muoversi».

Così per poter permettere a tutte le forme di mobilità sostenibile di circolare, è necessario guadagnare spazio, che viene sottratto alle auto parcheggiate. «Per ricavare la ciclabile di corso Buenos Aires - la replica dell'assessore al presidente del Senato Ignazio La Russa che settimana scorsa aveva attaccato duramente la pista- non abbiamo ristretto la carreggiata ma abbiamo eliminato la sosta. La stessa cosa va fatta in generale su tutta la città, dal momento che le auto stanno posteggiate per il 90 per cento del tempo». Inutile criticare quindi perchè «le ciclabili in questa città sono identiche alle ciclabili che ci sono in tutta Europa» chiude Censi, che riconosce la necessità di aumentare i parcheggi di interscambio. «Abbiamo visto che quelli a Molino Dorino, Famagosta e Piola si riempiono dalle prime ore del mattino - osserva la titolare alla Mobilità - ma nuovi posti auto potrebbero essere realizzati in tutti quei paesi di prima cintura come Vimodrone, Sesto San Giovanni, Cologno, che sono in prossità delle fermate della metro e dove il Comune di Milano possiede delle aree». Milano spende un miliardo per il trasporto pubblico locale, a fronte di 100 milioni di spesa da parte della città metropolitana: ma Milano non può rispondere a tutte le esigenze. Ovvero: da un lato l'amministrazione Sala rivendica gli investimenti e le progettazioni che sta portando avanti, come il prolungamento di M1, M4 e M5 e il tracciato di M6 , facendo finta di dimenticare gli investimenti statali.

Nel frattempo tra due anni sarà completata la corsia preferenziale della 90 91 dove si sta sperimentando un tracciato lungo circa 1 km con sensori posti lungo tutti gli incroci, circa 27, e su tutti i semafori per permettere agli autobus, in base alle indicazioni che ricevono su traffico, presenza di ostacoli e tempi semaforici, di accelerare o rallentare per prendere l'onda verde.

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