Industriali, giovani, partite Iva Berlusconi apre ai volti nuovi

Industriali, giovani e partite Iva: il Cav pensa a un partito federale e aperto all'americana. Sono in fase di test anche gli spot elettorali, temi cruciali la giustizia e il fisco

Industriali, giovani, partite Iva Berlusconi apre ai volti nuovi

Federale, aperto, giovane, americano. Sebbene Berlusconi non abbia intenzione di bruciare le tappe, il progetto di una nuova Forza Italia ha acceso i motori e non si fermerà. Il Cavaliere, ad Arcore, sente qualche suo fedelissimo. Si consulta, ragiona, non prende decisioni affrettate. Ma la strada è segnata: il Pdl verrà messo definitivamente in cantina per rispolverare l'antico simbolo di Forza Italia. Non è e non sarà soltanto una riverniciata al logo che ebbe così tanta fortuna nel lontano 1994. Si tratterà di aprire le porte del nuovo partito a gente giovane, capace, credibile, proveniente dalla società civile.
Una fedelissima berlusconiana come Michaela Biancofiore conferma le intenzioni dell'ex premier: «Spalancheremo le porte ai professionisti prestati alla politica - giura -. E io in Alto Adige lo sto già facendo. Volti nuovi per la prossima battaglia elettorale nella mia Regione, chiamata alle urne assieme alla Basilicata il prossimo 27 ottobre, con imprenditori piccoli e medi, costruttori edili, professionisti». Un partito leggero ma soprattutto federale. «Tutto si può fare in politica. Tranne andare contro alla volontà degli elettori»: Biancofiore saccheggia un vecchio motto di Denis Verdini giurando che «il presidente ha intenzione di dare più attenzione al territorio. Parlare alla grande forza del Paese che è il popolo delle partite Iva». Il disegno di Berlusconi, che da giorni ha sul tavolo sondaggi che raccolgono favorevolmente l'idea di tornare a Forza Italia, è confermato pure da Sandro Bondi: «Il sondaggio dell'istituto Swg secondo cui il 94% degli elettori del centrodestra è favorevole al ritorno allo spirito di FI conferma che nella società italiana c'è la consapevolezza che è necessario riavviare una rivoluzione liberale e riformista che è stata ostacolata dalla resistenza di un blocco formato dalla vecchia politica, dalla burocrazia statale e dalle lobby corporative», dice in un comunicato. Idem Mariastella Gelmini: «Sarà un ritorno sulla strada maestra di una ricetta liberale persa per strada e mai compiutamente realizzatasi nel nostro Paese».
L'altro obiettivo è quello di attirare gli elettori delusi dal Carroccio, riprendendo le battaglie leghiste in tema di fisco, lotta agli sprechi e tagli alla spesa pubblica. Il simbolo c'è. La gente pure. E sono in arrivo pure degli spot elettorali, attualmente in fase di test. Indietro non si torna anche se l'ex premier non sembra avere intenzione di pigiare sul pedale dell'acceleratore. Ci sarà tutta l'estate per ragionare e lavorare.
Un nuovo simbolo da utilizzare in campagna elettorale potrebbe significare urne più vicine. Berlusconi attende. Ripete che questo era l'unico governo possibile, e che conviene mutarne la rotta battagliando, piuttosto che facendolo naufragare con non si sa quali sviluppi. Naturalmente le questioni economiche sono le prioritarie. Ma c'è anche quella, parallela, della giustizia. Stretto nella morsa dei giudici, Berlusconi sa che la partita con la magistratura non è finita. A metà luglio sono in arrivo altre pistolettate: il processo Ruby bis, dove l'ex premier non è imputato ma da cui arriverà altro fango; e l'inchiesta di Napoli sul senatore De Gregorio, dove il Cavaliere potrebbe essere rinviato a giudizio. Sul tavolo ci sono due armi: l'appoggio ai referendum radicali per la riforma della giustizia e una mega manifestazione in sua difesa.

Temi che potrebbero essere oggetto di discussione martedì e mercoledì quando il Pdl tornerà a dibattere nei summit del gruppo a Camera e Senato. All'ultimo conclave il Cavaliere non era presente. Al prossimo si presume che dia la linea su tutti i temi in campo.

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