
Non c'è limite al peggio. Il Movimento 5 Stelle non intende fermarsi e continua a cavalcare la guerra in Medio Oriente per fare caciara politica e giocarsi la carta del sensazionalismo nel tentativo di racimolare qualche voto in più. Questa volta nel mirino del M5S è finito il video andato in onda ieri sera sul Tg1, accusato di non rendere merito al servizio pubblico e al prestigio del principale telegiornale. "Mentre a Gaza si consuma un genocidio sotto gli occhi del mondo, il telegiornale della rete ammiraglia ha avuto il coraggio di suggerire - nemmeno troppo velatamente - che la colpa del mancato accesso agli aiuti umanitari sarebbe delle organizzazioni che dovrebbero distribuirli", hanno denunciato i pentastellati della Commissione Vigilanza Rai. Provocando l'ira del centrodestra, che ha risposto per le rime.
Fino a pochi giorni fa sui social circolavano video di camion pieni di aiuti umanitari e cibo fermi al valico, e Israele ha puntato il dito contro l'Onu accusandola di trattenere le forniture e di non averle distribuite rapidamente ai civili. Ma per i 5 Stelle guai a fare simili denunce: la colpa è sempre e solo dello Stato ebraico. Il copione è lo stesso: l'esercito israeliano blocca gli aiuti e li lascia marcire per affamare la popolazione della Striscia di Gaza per ordine del "criminale di guerra" Netanyahu.
E così il Movimento ha pensato bene di prendersela con chi si è permesso di fornire una versione alternativa: "Chi lavora nel servizio pubblico ha il dovere di informare, non di distorcere i fatti per orientare il pubblico". Ed è arrivata puntuale la richiesta forcaiola: far pagare alla Rai il conto politico e istituzionale di quanto accaduto. E vai con un'interrogazione in Commissione per fare luce sulla "narrazione troppo incline verso chi commette crimini contro l'umanità, ignorando deliberatamente l'evidenza e la responsabilità dell'aggressore".
L'uscita del M5S ha innescato la reazione dei componenti di Fratelli d'Italia della Commissione Vigilanza Rai, che hanno bollato come "sorprendenti e surreali" le accuse rivolte al servizio del Tg1, che tra l'altro mettono nel mirino i giornalisti della redazione Esteri "che hanno realizzato il servizio sulle tonnellate di cibo ammassate e non ritirate alle porte di Gaza". Per gli esponenti di FdI si tratta di un "palese tentativo di mistificazione", mentre quanto andato in onda sul telegiornale non faceva altro che raccontare ciò che sta accadendo in base a fatti documentati sul campo. Da qui la solidarietà espressa al Tg1 e ai giornalisti.
Sul punto si è espresso anche Maurizio Gasparri, membro della Commissione di Vigilanza Rai, che ha giudicato "equilibrato e rispettoso dei fatti" il lavoro svolto dai giornalisti del principale telegiornale del servizio pubblico. "Le accuse del M5S appaiono ideologiche e strumentali.
Il Tg1 e il giornalista in questione hanno fatto il loro dovere: informare con serietà e completezza", ha affermato il presidente dei senatori di Forza Italia. Che ha rimarcato l'atteggiamento sprezzante dei "soliti personaggi" 5 Stelle, che mancano di rispetto a chi fa il proprio dovere ed è in prima linea in Medio Oriente mettendo a rischio la propria vita.